Le ultime settimane ci hanno mostrato quanto sia ancora difficoltoso il cammino verso una normalizzazione del servizio idrico e come ancora si debba penare per ottenere un servizio che si paga profumatamente.
Non solo l’anomalia di dover pagare per un bene essenziale come l’acqua, ma anche una pessima gestione che nega un diritto seppur a pagamento. Nel mentre si attendono soluzioni i rubinetti sono a secco e i cittadini continuano a pagare le mancanze gestionali e strutturali. In attesa del rinnovamento di cui si è discusso con il sindaco Stasi nell’evento dedicato all’acqua pubblica dello scorso luglio, come comitato invitiamo il comune di Corigliano-Rossano a pretendere l’ingresso nell’Autorità Idrica Calabrese, attualmente guidata dal sindaco di Rende. Il peso della nuova città deve farsi obbligatoriamente sentire nel consesso regionale e soprattutto ci aspettiamo dal sindaco Stasi un’azione di stravolgimento delle logiche fin qui portate avanti: accantonamento del sistema Sorical e ripubblicizzazione del sistema idrico regionale. Non bisogna andare neanche troppo lontano, basta prendere spunto da quanto accaduto nella provincia di Agrigento, in cui i sindaci dei comuni hanno deciso di affidare ad una società totalmente pubblica, e non ad una Società per Azioni, il sistema idrico provinciale. Una grande vittoria per l’acqua pubblica e un riconoscimento, il primo, dell’esito del referendum del 2011. Questa la strada da seguire, questo l’obiettivo che il più grande comune della provincia di Cosenza e il terzo della Calabria deve portare a casa attraverso un’azione profondamente di svolta che vada ad intaccare le logiche clientelari che fino ad oggi hanno lasciato e continuano a lasciare senz’acqua i cittadini calabresi.
Comitato acqua per tutti Rossano