Ogni anno è la stessa storia; questo è l’ennesimo anno che ci ritroviamo ad elemosinare qualcosa che sostanzialmente forse un po' ci appartiene.

Siamo noi, i tirocinanti “EX PERCETTORI DI MOBILITA’ IN DEROGA” del comune di Corigliano-Rossano (area urbana Corigliano). Questo bacino ex percettori mobilità in Deroga, rappresenta l’ultimo bacino dei precari d’Italia , gli appartenenti a questo bacino sono persone di varia età, anche persone prossime alla pensione, discriminati da eventuali “reinserimenti attraverso concorsi pubblici”. Quello che vorremmo fare arrivare, per l’ennesima volta, a chi di dovere, è che non vogliamo essere considerati come la “RUOTA DI SCORTA” di nessuno, ma bensì qualcos’altro, anche perché con il passare del tempo, abbiamo acquisito competenze che non hanno nulla da invidiare ai dipendenti comunali. Il nostro Ente, così come tutti gli altri enti della Regione Calabria, essendo sott’organico, si appoggia sulla nostra collaborazione, che non è di poco conto, in effetti veniamo utilizzati ogni giorno a svolgere mansioni per sopperire la mancanza di personale, ed è proprio per questo che ci sentiamo a tutti gli effetti “lavoratori della pubblica amministrazione” Il nostro è un urlo disperato che vogliamo rivolgere alle  autorità competenti. Essendo il nostro l’ultimo bacino del precariato in Italia, perchè non si prendono provvedimenti seri anche per noi? Perchè devono esistere figli e figliastri? Cos’è cambiato dalle situazioni di precariato degli anni scorsi a quelle di oggi? Perchè nessuno in questi anni è stato in grado di prendere a cuore la nostra situazione? A cosa servono questi tirocini se non a reinserirci nel mondo del lavoro? Che ne sarà di noi alla fine di quest’altro tirocinio? Vogliamo risposte in merito; NOI NON MOLLIAMO ; VOGLIAMO UN FUTURO LAVORATIVO ANCHE PER NOI.

 Per i tirocinanti, “portavoci” Alessandro e Stefania.

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