Si è tenuta questa mattina presso la sala del consiglio comunale dell’ex Comune di Rossano l’assemblea dei lavoratori ex Lsu/Lpu del comune di Corigliano-Rossano.

All’assemblea, molto partecipata da parte dei lavoratori interessati, erano presenti alcuni componenti la Rsu, i rappresentanti delle OO.SS. territoriali: Vincenzo Casciaro (Fp-Cgil), Pierpaolo Lanciano (Fp-Cisl), Francesco Piterà (Uil-Temp), Benedetto Di Iacovo (Confial), Agostino Attadia (Usb) presente anche l’ex consigliere comunale Flavio Stasi. Al centro dei lavori dell’assemblea la mancata previsione, da parte della gestione commissariale del nuovo comune, della stabilizzazione dei 152 ex Lpu/Lsu che da anni lavorano presso l’Ente e che ormai fanno parte integrante della forza lavoro del Comune, contribuendo in maniera sostanziale alla organizzazione degli uffici comunali e con ciò garantendo servizi importanti al cittadino. Nel corso del dibattito, che ha fatto registrare numerosi interventi, è stato ribadito da parte dei rappresentanti sindacali la necessità di chiedere al Commissario Prefettizio, dott. Domenico Bagnato, di modificare la delibera n. 98 del 13 settembre scorso e che riguarda il piano triennale del fabbisogno del personale, nella parte dove non viene prevista la stabilizzazione dei lavoratori contrattualizzati. Detto piano al momento prevede la stabilizzazione di sole 40 unità, tutto ciò, è stato ribadito nei vari interventi, non può e non deve essere accettato perché non si può lasciare senza lavoro persone che da anni stanno dando in maniera fattiva il proprio contributo per rendere la macchina comunale efficiente ed efficace. E’ stato rimarcato come entro il prossimo 25 settembre  gli enti dovranno presentare tassativamente il Piano dei fabbisogni del personale, pena l'impossibilità a procedere nel futuro a nuove assunzioni. Detto piano dovrà tenere conto del personale a tempo determinato che deve essere inserito per intero, tenuto conto che il 19 settembre scorso è stata già sottoscritta la specifica convenzione tra la Regione Calabria e il Ministero del Lavoro, che assegna agli enti che stabilizzano, assumendo a tempo indeterminato gli ex precari, 13.100 € circa per ogni lavoratore per quattro anni consecutivi. Inoltre si sta negoziando con il Ministero della Funzione Pubblica un decreto riguardante le modalità assuntive, avendo a riferimento ciò che già è stato fatto con i dipendenti in pari condizioni dei Centri per l'impiego. E ciò riguarderà anche i Comuni in dissesto. Ciò dovrebbe essere preceduto da una apposita legge regionale, alla quale dovrebbe seguire una legge nazionale, per la quale cosa le OO.SS. CGIL, CISL, UIL, CONFIAL, DICCAP, USB pensano a una iniziativa pubblica con la convocazione degli Stati Generali del precariato calabrese alla quale invitare i parlamentari calabresi eletti, il Presidente dell' Anci regionale, l'assessore regionale al lavoro ed altri soggetti istituzionali, al fine di addivenire alla presentazione di uno specifico Disegno di legge che possa prevedere deroghe ed il ruolo sovrannumerario di questo personale negli enti locali. Nell’immediato l’Assemblea ha deciso di proclamare lo stato di agitazione dei dipendenti già a partire da oggi, in tal senso le OO.SS. e la Rsu ne hanno informato con una lettera il Commissario Bagnato ed il Prefetto di Cosenza Galeone. Lunedì 24 settembre i lavoratori si ritroveranno nella sede dell’ex Comune di Corigliano per incontrare il Commissario Bagnato al quale formuleranno delle proposte operative al fine di apportare le dovute modifiche alla delibera sul piano assunzionale. Infine è stato ribadito che se le legittime richieste che saranno formulate dai rappresentanti dei lavoratori non verranno accolte, si porranno in essere azioni di lotta anche clamorose per difendere in tutti i modi il posto di lavoro guadagnato a costo di tanti sacrifici.

 Le OO.SS. Fp/Cgil-Fp/Cisl-Uil/Temp-Confial-Diccap-Usb e la Rsu Aziendale

 

 

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