A dieci giorni dalla tragedia delle gole del Raganello che ha colpito la piccola comunità di Civita, i cittadini, nonostante siano ancora scossi per l’accaduto, si sono riuniti nella sala consiliare dove hanno deciso di dare vita a un comitato che lavori al rilancio della comunità.

«Non possiamo accettare – si legge in una nota del comitato – vedere il futuro come un ricordo. Tra i nostri obiettivi primari vi è quello di rendere vivo il paese. Occorre rilanciare l’immagine del nostro borgo che, non va dimenticato, detiene la certificazione di Borgo più Bello d’Italia, Bandiera Arancione e Geosito Unesco. Una comunità legata all’etnia arbereshe, all’arte, al rito bizantino greco alle bellezze naturalistiche alle manifestazioni folkloriche, e alla gastronomia. Tutti elementi che hanno fatto sì che Civita fosse conosciuta in tutto il mondo». Per il comitato occorre «riportare le persone nelle piazze e negli esercizi commerciali, introducendo nuove proposte per aumentare l’offerta ai turisti che numerosi dovranno ripopolarlo come lo era prima di quel fatidico pomeriggio in cui la furia della natura portasse morte e sgomento. Civita per le sue bellezze paesaggistiche e naturalistiche è conosciuta in tutto il mondo e dovrà riprendere questo ruolo». «Tutto ciò che è successo non potrà mai essere cancellato dalla mente di nessuno di noi, le persone che hanno perso la vita in quel pomeriggio del 20 agosto saranno sempre nei nostri cuori e nella nostra mente ma il borgo – conclude la nota – dovrà rinascere e questo sarà possibile solo con l’aiuto di tutti noi».

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