La cultura rende liberi e la lettura può aprire le porte…anche oltre le sbarre.

La Casa circondariale “Rosetta Sisca” di Castrovillari si arricchisce di una nuova Biblioteca all’interno della sezione femminile, che diventa un luogo di confronto e di formazione per completare il percorso di istruzione della popolazione ristretta. Grazie alla collaborazione tra il Club Soroptimist International Italia, il CPIA “Valeria Solesin” di Cosenza e il Ministero della Giustizia-DAP, anche le donne ospitate nell’Istituto penitenziario avranno ora la possibilità di accedere alla lettura e alla fruizione di testi di vario genere, donati e acquistati dal Soroptimist Club di Cosenza. I nuovi testi, così come quelli recuperati all’interno dei locali dell’Istituto, sono già stati catalogati in formato digitale durante il corso di bibliotecario realizzato nell’ambito del bando promosso dal CPIA “V. Solesin” di Cosenza, che ha visto la collaborazione con il Miur e il Ministero della Giustizia. Una progettualità di ampio respiro che, in piena linea con la mission del Soroptimist, testimonia ancora una volta l’attenzione e la cura del Club nei confronti delle donne e dei loro diritti. La manifestazione conclusiva dei progetti “SI va in Biblioteca” e “SI sostiene” si è tenuta giovedì 31 maggio all’interno della Casa Circondariale di Castrovillari nell’ambito di un incontro, al quale era presente anche una folta delegazione di socie del Club Soroptimist, ricco di emozioni e di spunti di riflessione sull’accesso alla cultura, sul riscatto personale e sulla crescita individuale. Moderati dal prof. Paolo Gallo, responsabile CPIA sede carceraria e referente didattico dei progetti, sono intervenuti: la dott.ssa Maria Luisa Mendicino, direttrice dell’Istituto penitenziario; la dott.ssa Maria Pia Barbaro, responsabile Area trattamentale; l’avv. Domenico Lo Polito, sindaco di Castrovillari; la prof.ssa Rosita Paradiso, dirigente scolastico CPIA “V. Solesin” di Cosenza e presidente SI Club Cosenza; il dott. Leonardo Di Vasto, presidente A.I.C.C. per la valorizzazione della Biblioteca Civica “U. Caldora” di Castrovillari. Le conclusioni sono state affidate alla prof.ssa Patrizia Salmoiraghi, presidente nazionale Soroptimist International Club. Evidenziate le carenze culturali all’interno delle carceri, la dott.ssa Barbaro ha rimarcato come lo studio e l’istruzione possano consentire di rientrare nella società libera con una marcia in più, mentre la direttrice dott.ssa Mendicino, nel ringraziare il Soroptimist Club e il CPIA per aver “portato la cultura in carcere”, ha invitato a riscoprire il piacere della lettura in un’epoca in cui la cultura nozionistica del web rischia di avere il sopravvento. “Il libro trasmette saperi forti e non verità fragili, o false in alcuni casi, come i social” ha ribadito il dott. Di Vasto aprendo a forme di collaborazione della Biblioteca Civica con il CPIA e il Soroptimist Club. Anche il sindaco Lo Polito, nell’elogiare l’iniziativa, ha rimarcato come il principio della pena rieducativa non possa non passare attraverso la cultura e l’istruzione. L’obiettivo principale della progettualità portata avanti è quello di offrire una possibilità di crescita e di arricchimento alle donne detenute, unitamente alla formazione che può consentire di far uscire le professionalità anche all’esterno. È quanto ha evidenziato la prof.ssa Paradiso, ripercorrendo le varie iniziative già promosse all’interno della Casa circondariale, in tema di cultura e di prevenzione sanitaria, all’insegna dello slogan “I care” per migliorare, insieme, la condizione femminile. Su questi temi si è soffermata anche la prof.ssa Salmoiraghi, illustrando le finalità del Soroptimist Club che, attraverso l’azione “SI sostiene”, vuol dare “InSIeme” un valore al futuro delle donne. Diverse le attività all’interno delle carceri, con ben 200 detenute in tutta Italia entrate in contatto con il Club, attraverso corsi di istruzione e di formazione per il reinserimento nel mondo del lavoro. Toccanti le parole delle detenute presenti all’iniziativa che, emozionate e grate, hanno raccontato come la lettura e l’istruzione consentano loro di “viaggiare” e “volare” nonché di acquisire nuove competenze. Sono cinque le corsiste, iscritte al CPIA, che hanno seguito la formazione per la catalogazione dei testi bibliotecari, supportate anche da altre detenute iscritte alla sezione ITIS. Tutte insieme hanno voluto omaggiare il Soroptimist Club consegnando una targa alla presidente Salmoiraghi. Il progetto nel suo complesso, illustrato dal prof. Gallo, ha riguardato anche la ricatalogazione all’interno della Biblioteca nella sezione maschile, dove sono presenti 3500 testi alcuni dei quali donati dal Prefetto di Cosenza. Dopo il taglio del nastro della Biblioteca nella sezione femminile, dove è già iniziato il servizio di prestito, gli ospiti hanno visitato anche la Biblioteca della sezione maschile all’interno della quale alcuni dei detenuti hanno ringraziato tutti, rilevando come proprio attraverso la lettura e la cultura si riesca a diffondere anche l’educazione al rispetto.  Le parole, le lacrime e la gratitudine espressa dalla popolazione carceraria hanno toccato il cuore di tutti, trasmettendo “energia, coraggio e tenacia – ha affermato la presidente Salmoiraghi - per proseguire in questo nostro impegno soroptimista”.

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