Sempre più adulti scommettono o giocano d’azzardo. Numeri in aumento allarmanti mentre il gioco d’azzardo è in calo tra i giovani. I dati sono emersi da due studi Ipsad ed Espad Italia dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa.
I giocatori d’azzardo sono sempre più adulti mentre diminuiscono quelli tra i 15 e i 19 anni. In generale gli uomini (51,1%) giocano più delle donne (34,4%) ma questa percentuale non esclude il gentil sesso dal gioco. Sono questi alcuni dei dati emersi da due studi Espad e Ipsad dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Ifc-Cnr), secondo cui, complessivamente, nel corso del 2017, hanno giocato almeno una volta oltre 17 milioni di italiani (42,8%), rispetto ai 10 milioni del 2014 (27,9%), e fra questi oltre un milione di studenti (36.9%), in calo rispetto agli 1,4 milioni (47,1%) di otto anni prima. Aumentano, tra gli adulti, anche i giocatori problematici, che dai 100mila giocatori stimati nel 2007, sono saliti ai 230mila nel 2010, ai 260mila nel 2013, fino ai 400mila stimati nel 2017. Invece, i problematici diminuiscono tra gli studenti dall’8,7% dei giocatori del 2009 ai 7,1% del 2017, in particolare nelle regioni del Centro e Nord Italia, mentre si rilevano incrementi in Sicilia, Basilicata, Calabria, Molise e Abruzzo. E’ aumentata la percentuale di giocatori adulti al Gratta&Vinci dal 60,1 del 2010 al 74 al del 2017. Al secondo gradino del podio salgono Lotto e Super Enalotto, nonostante si sia registrata una netta diminuzione nello stesso periodo dal 72,7% al 50,5%. Al terzo posto, poi, ci sono le scommesse sportive che aumentano dal 18,3% del 2010 al 28% del 2017. Anche tra i giovani il gioco più diffuso è il Gratta&Vinci (64,7%) con una netta predilezione femminile, seguito dalle scommesse sportive, giocate dal 66,9% dei ragazzi contro il 16,8% delle ragazze. Invece, fra gli studenti con profilo problematico il gioco più diffuso sono le scommesse sportive (78,3%), poi il gratta&vinci (70,4%) e altri giochi con le carte (48,7%), mentre tra gli adulti con profilo problematico il gioco più diffuso sono le scommesse sportive (72,8%), segue il Gratta e vinci (67,5%) e il Superenalotto (43,6%). Il 39,1% dei giocatori intervistati ritiene di sì se si hanno buone abilità, convinzione ancora più diffusa fra i problematici, 48,3%. Il 61,7% degli intervistati è convinto che l’abilità del giocatore sia determinante per vincere a poker texano e altri giochi con le carte, il 36% crede lo sia anche nelle scommesse. Ma alla domanda “nell’ultimo anno con il gioco sei andato in rosso, in pari o in attivo?” il 40,1% ammette di aver perso, il 48 dice di essere in pari e l’11,9% di aver vinto. Fra i giovani poco più della metà è convinto che sia possibile diventare ricchi se si è bravi al gioco, con quote dal 61,5% per il poker texano al 36,3% per le scommesse sportive, dal 16,7% per il Bingo fino all’11,5% per le slot machine. Il 57,6% di chi ha giocato riferisce di essere in pari, il 27,3% di avere vinto e il 15,1% di aver perso. Il 63,7% dei giocatori adulti spende meno di 10euro al mese, ma tra le persone con profilo problematico il 50% circa riferisce una spesa inferiore ai 50 euro, il 37% fra i 50€ e i 200 euro, il 14,9% spende più di 200euro. Inoltre, è emerso che quasi 100mila persone hanno chiesto denaro in prestito illegale, poco più di 100mila hanno procurato danni economici ad altre persone e quasi 30mila hanno subito danni economici in prima persona. Per quanto riguarda i luoghi, il 58% riferisce di poter raggiungere un posto dove poter giocare in meno di 5 minuti a piedi. Anche il 33,4% degli studenti accede ai luoghi di gioco in meno di 5 minuti da scuola e il 28,4% in 10. Nel 2017 circa 1,4 milioni di italiani hanno poi giocato on-line, così come 200.000 studenti, a fronte dei 240.000 del 2016. Chi gioca on-line lo fa in maggior parte utilizzando la smartphone. Infine, 1 studente su 10 ignora che nel nostro Paese è illegale giocare per gli under 18 e si stima che 580mila studenti minorenni abbiano giocato d’azzardo nel corso dell’anno. La facilità di accesso ai luoghi di gioco è confermata dal dato che solo il 27,1% ha avuto problemi a giocare d’azzardo in luoghi pubblici perché minorenne. Il 75,1% degli studenti spende in azzardo meno di 10 euro al mese e il 6,3% più di 50 euro al mese, quota che tra gli studenti con profilo problematico sale al 22,1%.