Fate attenzione ai messaggi subdoli, che in queste ore mandano i sindacati autonomi!
È vero, il Governo ha espresso criticità rispetto alla preintesa sul rinnovo del CCNL Sanità, sottoscritto nelle settimane scorse tra Sindacati Confederali e ARAN. Ma le criticità non sono quelle segnalate dagli autonomi. Anzi! È vero il contrario. Il Governo, infatti, dice che gli aumenti, tutti caricati sul tabellare, sono eccessivi. E gli autonomi, nel dare voce a queste criticità, danno fiato a chi avrebbe voluto aumenti irrisori: altro che gli 85 euro di media, ma non più di 50 euro lordi! Lo sanno bene, gli autonomi, che grazie al Sindacato confederale finalmente il Contratto si è sbloccato. Le loro critiche servono solo per perdere tempo, e racimolare qualche voto. Questa è la loro strategia; dopo la tornata elettorale, infatti, correranno all’ARAN, per firmare questa preintesa, come hanno fatto anche in passato. Ma, a dire il vero, una cosa che a loro non piace c’è, ed è il ritorno alla contrattazione. Perché, se è vero che con la contrattazione il Sindacato riacquista forza collettiva nei confronti della parte pubblica, è anche vero che senza contrattazione, c’è più spazio per le clientele, per i poteri di veto, per l’ottenimento di qualche coordinamento, per la concessione di qualche prebenda in più, ossia c’è posto per ciò che a loro riesce bene. Là dove non ci sono regole concordate e di valore generale, ci sono solo interessi individuali, a scapito di tutti. Ecco perché è importante votare FP CGIL: togliamo spazio a chi vuole barattare i diritti dei Lavoratori, per ottenere in cambio favori e clientele per sé stesso e per i pochi intimi. Ed ecco perché abbiamo voluto ricorrere al Giudice del Lavoro, per restituire ai Lavoratori ciò che gli autonomi hanno fatto togliere, ossia le risorse destinate alle fasce economiche, che loro invece hanno dirottato su straordinari e altre clientele. Date forza alla FP CGIL, per difendere i diritti di tutti.