Una "riregulation" per il settore edile che passi attraverso la sottoscrizione di un protocollo d'intesa tra le parti sociali, la Regione, i principali enti appaltanti di opere pubbliche e le Prefetture, per sancire l'obbligo di utilizzo di un bando-tipo che sia parte integrante le convenzioni di trasferimento dei finanziamenti, con il meccanismo antiturbativa ed il rispetto delle procedure individuate dall'intesa generale sulla legalità.

A chiederlo è Giovan Battista Perciaccante, presidente della sezione edile Ance di Confindustria Cosenza, che con il consiglio direttivo ha incontrato l'assessore regionale alle Infrastrutture ed ai Lavori pubblici, Roberto Musmanno, «che ha ascoltato con interesse - è detto in un comunicato di Ance Cosenza - le proposte avanzate ed ha illustrato lo stato di avanzamento dei bandi relativi a dissesto idrogeologico, “Calabria sicura” e mitigazione rischio sismico relativo a edifici pubblici e scuole, soffermandosi sul cronoprogramma delle realizzazioni».  «Il presidente Perciaccante - si aggiunge nella nota - ha lanciato un vero e proprio grido d'allarme sull'isolamento vissuto dalle imprese di costruzioni locali, in considerazione anche del fatto che tra i criteri di aggiudicazione degli appalti, utilizzati dalla maggior parte delle amministrazioni, vengono inserite richieste di requisiti non previsti dalla legge che tendono, nei fatti, a restringere in maniera artificiosa la possibilità di partecipazione alle gare con il rischio reale di dare vita a situazioni di privilegio per “pochi noti”».  «Mi riferisco - sottolinea Giovan Battista Perciaccante - all'utilizzo distorto del criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, che sta portando alla scomparsa di un mercato trasparente anche e soprattutto negli appalti di importo sotto soglia. Tale criterio si presta ad essere utilizzato soprattutto per appalti di elevata complessità, lì dove un'impresa può mettere a disposizione della stazione appaltante il proprio know-how offrendo, in fase di gara, oltre al prezzo, anche delle migliorie al progetto. È ovvio che tale complessità, certamente intrinseca per appalti di un certo valore, non è affatto scontata in appalti di minore dimensione. Ed invece si assiste ad un vero e proprio boom di tale sistema di aggiudicazione anche per appalti di piccole dimensioni e questo perché l'estrema discrezionalità nell'assegnazione dei punteggi alle migliorie consente, spesso, di indirizzare la gara verso direzioni spesso tristemente note". Invitato alla riunione dal presidente Perciaccante è intervenuto anche Natale Mazzuca, nella veste di presidente di Unindustria Calabria e del comitato per le Politiche di Coesione di Confindustria, che ha garantito l'appoggio e la partecipazione alla conferenza stampa che Ance Cosenza ha programmato sulla problematica esposta per metà aprile prossimo.  «Condivido e sento mio - ha detto Mazzuca - lo scoraggiamento dei colleghi edili per questa attenuazione di trasparenza denunciata a causa di un utilizzo indiscriminato e spregiudicato del potere di discrezionalità previsto dal sistema di aggiudicazione dell'offerta economicamente più vantaggiosa che resta valido ed efficace se utilizzato in maniera opportuna e secondo occorrenza, come ben evidenziato dall'Ance in maniera circostanziata e motivata. La situazione diventa ancor più preoccupante, se si pensa che tutti gli interventi finanziati dalla Regione Calabria sono in capo alle amministrazioni locali per quanto attiene alla realizzazione ed alla gestione delle fasi di gara. L'adozione vincolante di un bando tipo resta l'unica modalità in grado di omogeneizzare i comportamenti delle stazioni appaltanti e semplificare l'attività di predisposizione della documentazione di gara, con benefici attesi in termini di maggiore partecipazione alle gare, di riduzione del contenzioso e di tempi certi nella realizzazione delle opere».  In tale contesto, Ance Cosenza ribadisce l'importanza di potenziare il ruolo e le funzioni di una Stazione unica appaltante regionale magari con articolazioni provinciali «con il compito - conclude il presidente Perciaccante - di redigere gli avvisi pubblici e di creare un “Albo di Professionisti” con requisiti di elevata competenza e comprovata esperienza, da cui selezionare di volta in volta, in un momento di poco antecedente l'apertura delle buste e tramite sorteggio, i componenti delle commissioni aggiudicatrici di appalti pubblici».

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