Ai sacerdoti regali, Popolo di Dio, Laici Cattolici
Carissimi, aiutateci ad essere sacerdoti autentici, aiutateci ad essere, praticamente, altri Cristi, aiutateci a diventare Santi. E’ vero! Siamo stati scelti, noi sacerdoti, da Dio, siamo stati chiamati a seguire Cristo proprio come i primi 12 Apostoli. Dio ci ha scelto misteriosamente per conquistare le anime, per essere pescatori di anime, “pastori che sentono l’odore delle pecore” come ha detto Papa Francesco. Purtroppo, durante la nostra vita abbiamo imitato gli Apostoli in negativo. Spesso, come Pietro abbiamo rinnegato Cristo, a volte, come Giuda lo abbiamo venduto per avidità di denaro, altre volte lo abbiamo abbandonato , correndo dietro un mondo fatto di ambizione, ricchezza, benessere, condotta scandalosa, altre volte addirittura , allontanandoci dalla fede come S. Tommaso “se non vedo, se non tocco, non credo” e ci siamo avvinghiati a falsi idoli :carriera, arricchimento sfrenato, comportamenti spregiudicati che fanno moda, devianze di ogni genere, facili compromessi. Ci siamo fatti corrompere da traguardi facili, ma poco onesti “Corrompere per essere corrotti, questo si chiama secolo” (S. Agostino). Spesso abbiamo imitato il levita ed il sacerdote che sono passati oltre, dinanzi al povero, all’ammalato, al tramortito dai ladroni. Infine abbiamo imitato il ladrone sulla croce che impreca e muore arroccato sul suo peccato. Urge la conversione e l’imitazione degli Apostoli. a) Piangere amaramente per il peccato commesso, come ci insegna Pietro. b) Esclamare come S. Tommaso ”Mio Dio mio tutto” e ritornare a Lui. c) Convertirsi come gli altri seguendo Cristo, povero, ubbidiente e casto. Non a parole, ma con i fatti. d) Aiutare i poveri, che sono la carne di Cristo, come ci ripete da sempre Papa Francesco Dobbiamo imboccare la via di Damasco e seguire l’esempio di Paolo di Tarso. Caro popolo di Dio, noi sacerdoti spesso siamo uomini fragili, siamo peccatori e lo si dice ogni giorno quando celebriamo: ”Confesso … ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni” e se lo pronunciamo vuol dire che è vero e quindi dobbiamo convertirci. Voi popolo di Dio, sacerdoti regali dovete aiutarci a crescere, ad essere poveri, poveri, poveri, non attaccati al denaro, al lusso. Camminare con utilitarie modeste. Papa Francesco disse: ”come mi dispiace vedere, preti, frati, suore, Vescovi, Cardinali, che sfoggiano macchine lussuose e costose. Voi popolo di Dio sapete che Cristo non sta con i ricchi e noi dobbiamo imitare Cristo ”che non ha dove posare il capo”. Oggi il mondo è posseduto dal demonio e purtroppo le sue vittime siamo noi sacerdoti. Il diavolo si è accovacciato nelle sacrestie, nelle curie dei prelati. Voi popolo di Dio ci dovete aiutare ad imitare il curato d’Ars, S .Francesco di Assisi e S. Francesco di Paola. Se noi non diventiamo Santi, trasciniamo anche voi nel baratro. “O Signore, manda santi sacerdoti e ferventi religiosi alla tua Chiesa”! Così preghiamo recitando il Rosario. Infine permettetemi, eccellentissimi Vescovi, di rivolgermi anche a Voi con umiltà e amore: fustigateci pesantemente quando sbagliamo e non spostateci da un luogo all’altro quando si ha un sospetto di abusi sui bambini, quando dimentichiamo il nostro ruolo e diventiamo commercianti, quando rubiamo le donne altrui, quando accumuliamo ricchezze che non possono appartenerci. Mandateci nelle certose, nei luoghi di preghiera per reprimere gli istinti demoniaci. Fateci giudicare dalla giustizia umana, senza sconti e se recuperiamo la nostra dignità e ritroviamo la strada del Signore, solo allora rimandateci nel mondo. Ancora con più convinzione di prima: la Croce è l’unica bandiera da seguire, bisogna portarla ogni giorno come un vestito. Non ci sono scuse: ”vi condurranno nei tribunali e mentendo diranno ogni sorta di male contro di voi … godete ed esultate”! E’ parola di Dio! Con stima ed affetto
Padre Fedele Bisceglia Francesco - Medico missionario