di Tina Russo

Per chi avesse letto il mio precedente articolo di ''denuncia'' sulla mia bella montagna sa già che vivo a Piana Caruso, e  che mi sento chiedere ogni giorno come io possa abitare in quella zona isolata lontano dai ''suoni'' della città (che è un bene per me) , lo sapete pure.

Ma d'altronde qual'è la differenza? Se sempre più giovani oggi si rinchiudono in casa  davanti al computer a guardare le serie tv e si rifiutano di socializzare? Qual'è il vantaggio di vivere in ''città'' allora? Sì, è vero però che Corigliano non offre molte scelte di svago, tanti bar, anzi solo quelli, e baristi sempre nervosi, ma perché? Che domanda retorica...come biasimarli se alcuni si sentono chiedere alle sei del mattino: ''un caffè decaffeinato schiumato in vetro con un pò di latte ed una spolverata di cacao amaro'', (qui i baristi mi ringrazieranno) ma tralasciando questo fatto ironico e forse irrilevante, la nostra generazione oggi è convinta che uscire la sera faccia schifo. Sì , avete capito bene, ogni qualvolta mi capita di confrontarmi con i coetanei della mia città, mi sento dire che uscire ormai  è fuori moda o che è noioso perché non c'è attrattiva a Corigliano, meglio guardare la televisione! Ma se non la creiamo noi stessi l'attrattiva rinchiudendoci in casa come possiamo divertirci? Diciamolo, a nessuno dispiace restare a casa a rilassarci con tutti in confort a nostra disposizione , alcuni lo preferiscono a tutto, specialmente se si pensa che  poi si trascorrerà la serata in un bar a guardare comunque lo smartphone. Molti giovani dimenticano però l'importanza dei rapporti umani, quelli veri. Abbiamo dei neuroni specchio, per entrare in sintonia con gli altri che vanno allenati con le gambe e con la voce, non attraverso lo schermo di un cellulare. Quando frequentavo le scuole superiori si trascorreva più tempo per strada, ricordo il famoso ''muretto'' di contrada San Francesco o la villetta, dove si passavano intere serate a chiacchierare e ci si dimenticava di avere un telefonino, si avevano molte occasioni di incontrare gli amici, adesso siamo tutti più apatici perché la tecnologia ci permette di entrare in contatto virtualmente con chi vogliamo ogni volta che lo desideriamo.Ma non è la stessa cosa .  I ragazzi di quattordici/quindici  anni oggi non hanno sperimentato proprio la serata passata in strada ,sono passati direttamente alla serata davanti al computer, è triste questo . Corigliano è  bella, alla fine nonostante i problemi della città, se ci restiamo è perché ci stiamo bene, e crediamo o speriamo  che il nostro paese possa migliorare. Quindi mi rivolgo ai ragazzi, quando uscite, lasciate il cellulare nella tasca o nella borsa per qualche ora, andate a visitare il nostro Castello, per chi non lo avesse mai fatto, passeggiate sulla spiaggia di Schiavonea, venite in montagna a godere della vista del Belvedere, andate alle feste del paese, non perdete questa tradizione, e non fotografate nulla, non postate niente sui social, basta con la mania di far sapere sempre agli altri dove siamo, con chi siamo e cosa stiamo facendo. Emozionatevi della vita reale e apprezzate di più le risorse della nostra città.

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