La sanità è un problema che investe tutti e non alcune categorie, problema da alcuni affrontato, da altri ignorato.
Non è la prima volta che lo abbiamo affrontato senza un risultato perché, vox clemantis in deserto, non ottiene risultati. Considerato, però, lo stato in cui sono ridotti gli ospedali della Sibaritide (Cariati, Rossano, Corigliano, Trebisacce) per opera del Commissario ing. Scura, il cui operato è ormai messo in discussione in tutta la regione Calabria, siamo del parere di parlarne ancora. Persino il Governatore della regione Calabria, on. Oliverio ha minacciato di incatenarsi davanti il Palazzo Chigi nel caso in cui Scusa fosse rimasto al suo posto. E’ chiarissimo la ferrea protezione del governo e della ministra Lorenzin in suo favore. Quest’ultima addirittura si è scomposta di raggiungere Rossano non per riconoscere i macroscopici errori del Commissario Scura, ovvero per giustificare il suo operato messo in discussione per aver aggravato la spesa sanitaria piuttosto ridurre le spese per il Piano di Rientro. Nonostante gli attacchi contrari sulla stampa e la presa di posizione negativa di alcuni sindaci calabresi, l’ing. Scura è rimasto quale Commissario e nemmeno la ministra Lorenzin ha portato in discussione dei ministri, quale suo impegno assunto e dichiarato sulla stampa, la defenestrazione del Commissario Scura. Povera sanità, anzi poveri ospedalieri e malati: il futuro sarà sempre peggio come è risultato il recente incontro a Rossano fra il Direttore sanitario Mauro e i sindaci della Sibaritide. Ancora rosee promesse valutando sempre le precarie situazioni esistenti nei vari nosocomi. Come riparare a queste continue “ bugie”? A queste promesse fasulle? L’unica e definitiva soluzione rimangono le elezioni politiche di marzo. Votare gente del luogo senza farsi infinocchiare da presunte promesse e relativi compromessi da parte di personaggi, vecchi e nuovi, nemici del futuro della Sibaritide. Si deve pensare al futuro di tutti e soltanto con la presenza di più rappresentanti istituzionali locali si potranno registrare vantaggi generali per tutta la comunità iniziando dalla sanità, dal lavoro, dalla sicurezza, ecc.. E poi, avere rappresentanti della Piana, significa , incontrandoli per strada, rimproverarli, addirittura mandarli a” quel paese” dopo severe scariche, di incapacità e inettitudine, a portare benessere nella zona. Valutate bene questa nostra presa di posizione.
Antonio Benvenuto