Le foto presenti in questo articolo sono di Pasquale Magno, Francesco Antonio De Gaetano e Unità Pastorale Corigliano Centro Storico
di Cristian Fiorentino
Autentica e innovativa. Si potrebbe già definire così la “Via Crucis Vivente” annunciata e preordinata nei minimi dettagli dall’Unità Pastorale del Centro Storico di Corigliano. Denominata “Il Mio Nome E’…”, l’evento religioso ha avuto luogo nella serata di domenica 13 aprile scorso.
Grande partecipazione di fedeli e cittadini per una funzione originale e allo stesso tempo distintiva che ha tenuto le attenzioni dei presenti calamitate per tutte le quindici Stazioni. L’itinerario della rappresentazione ha attraversato vie, piazze e luoghi sacri del borgo antico e resa possibile grazie alla complicità fattiva di tanti parrocchiani e associazioni gravitanti nelle comunità di Santa Maria Maggiore, San Pietro e Paolo e Sant’Antonio.
Manifestazione nata da un’idea dell’alacre parroco Don Fiorenzo De Simone, sempre capace di proporre nelle tradizioni qualcosa di inedito e di convogliare la creatività tra le varie anime della collettività. Il risultato partorito è frutto, infatti, dell’armonia di tutti coloro che hanno aderito al progetto mettendosi in gioco con qualsiasi ruolo. Aspetto sicuramente interessante della narrazione sono stati i monologhi e le meditazioni dei singoli personaggi che si sono interrogati, nelle loro esposizioni, sulla figura del Cristo in rapporto con sé stessi e con la ferocia della condanna ricevuta. Le riflessioni dei singoli personaggi hanno formulato spunti forse sopiti ma di rilevanza della Passione di Cristo. L’esposizione del passaggio più forte del credo Cristiano vede tutti i soggetti della storia interrogarsi sul fenomeno Gesù, oggi come allora figura attraente, dal carisma unico e dai tratti sempre più da riscoprire. Lo storico Crocifisso della chiesa di Santa Maria ha accompagnato, scortato dai tanti devoti coriglianesi, tutto l’iter delle Stazioni della Via Crucis e anche in questa circostanza ognuno con i propri sentimenti interiori.
Le tante emozioni seppur silenziose, in effetti, hanno abbracciato il Cristo per un avvenimento risultato un vero e proprio successo intrinseco. Don F. De Simone unitamente a Don Vincenzo Ferraro e Don Massimo De Novellis, vice-parroco dell’Unità Pastorale e parroco di San Pietro e Paolo, hanno guidato spiritualmente il lungo corteo e al tempo testo essendo anch’essi spettatori e promotori. Tutto a margine dell’inizio della Settimana Santa 2025 e nella Domenica delle Palme con la possibilità di voler riscoprire non solo i principi religiosi ma dar lustro anche al centro storico coriglianese che può riscattarsi insieme alla sua gente anche attraverso questi eventi. L’opera realizzata può effettivamente ravvivare gli animi e giocare un ruolo di crescita anche nel contesto sociale e culturale.
A tutte le componenti che hanno permesso la riuscita della manifestazione vanno i plausi e i meriti per l’impegno investito in maniera sapiente e scrupolosa. Nella fattispecie, la I Stazione della Via Crucis Vivente, nella scena di Pilato proposta a Santa Maria a palazzo Persiani, è stata interpretata dalla congrega del Purgatorio di Santa Maria Maggiore. Nella II Stazione la figura di Barabba, a piazza Cavour, è stata animata dal Gruppo Operativo.
La III Stazione su Erode, in piazza Compagna, è stata armonizzata dalla confraternita del Purgatorio di S. San Pietro. La IV Stazione dedicata alla Madonna, in via Principe Umberto, è stata curata dal Coro di San Pietro. La V Stazione su Simone di Cirene, in via Luigi Palma sopra l’arco, è stata proposta dalla congrega di San Giuseppe.
La VI Stazione sulla Veronica, a Santa Chiara, è stata diretta dal Coro di Sant’Antonio. La VII Stazione su Caifa, in via Luigi Palma, è stata animata dalla Congrega dell’Addolorata. L’VIII Stazione sulle Donne di Gerusalemme, in via Policastri, è stata presentata dalla Confraternita dell’Addolorata. La IX Stazione su Longino, in via dei Cinquecento, è stata espressa dalla Confraternita delle Grazie.
La X Stazione su Dimaco, in via Roma, è stata impersonata dalla Congrega del Rosario. L’XI Stazione su Disma, a Villa Margherita, è stata regolata dell’associazione Donne Insieme. La XII Stazione su Maria di Magdala, in vico I Margherita, è stata accordata dal Gruppo delle Catechiste. La XIII Stazione, su Maria di Salome, in vico Villa Margherita, è stata esibita dal Gruppo di San Pio. La XIV Stazione su Nicodemo, in via Barnaba Abenante, è stata proposta dalla Confraternita e nell’ultima e XV Stazione, a Sant’Antonio, il Sepolcro Vuoto è stato commentato dal Gruppo Liturgico.