Fonte: Comunicato stampa
La tematica dei livellari, che nascono allo scopo di affidare dei terreni di proprietà del comune a privati, dietro pagamento di un canone periodico, per permettere da un lato una autonomia per la sopravvivenza della famiglia (di regola dovrebbero essere affidati alle famiglie meno abbienti) ma anche per un miglioramento dello stato della terra, è di notevole importanza per la comunità di Corigliano-Rossano.
Tuttavia, sembra essere passata decisamente in secondo piano. Dopo un consiglio comunale (il terzo dell'amministrazione Stasi) dedicato su questo tema, di livellellari (ed usi civici) non si sente più parlare. Quasi come se finito quel famigerato consiglio comunale, qualcuno avesse ordinato la c.d. par condicio (in tempi elettorali e non) esclusivamente su questa problematica. Proprio per tale motivo, noi membri dell'associazione "Schierarsi" abbiamo deciso di rispolverare il tema, infrangere il silenzio "livellare" e portare all'attenzione della cittadinanza una questione dimenticata, trascurata e forse persino "sepolta". Il fulcro della vicenda ruota attorno al fatto che per moltissimi anni non fu mai riscosso un canone e di conseguenza i conduttori dei fondi si sentirono REALI PROPRIETARI (quando in realtá il vero proprietario di quei beni é il Comune, data la loro natura "demaniale"). V'è da dire che il Parlamento con la legge n.16 del 1974 riorganizzò l’istituto dei livelli cancellando la dicitura “livello” ad una serie di terreni che provenivano da beni ecclesiastici e da aziende autonome dello stato dando così al conduttore del fondo la piena proprietà del bene. La stessa legge, al contempo, escluse in maniera netta e categorica tale possibilità per i terreni di proprietà dei Comuni, ma la norma fu utilizzata da molti notai per eliminare la dicitura “livello” dagli atti che trasferivano i fondi di proprietà comunale. Si é pertanto generata una situazione controversa con alcuni livellari (ossia i conducenti di fondo) consapevoli di questa qualità (ossia di non essere reali proprietari) ed altri convinti di essere veri proprietari perché in possesso di un atto notarile. La circostanza venne messa in luce da una delibera del 2017 dell’ex comune di Corigliano che, allo scopo di ricavare danaro per risanare il bilancio della macchina comunale, ipotizzava un credito formato dai canoni da esigere dai conduttori di livelli. Ad aggravare la vicenda ,inoltre, é il fatto che in modo vergognoso ed ipocrita ad essere detentori ILLEGITTIMI di parte dei livelli comunali di Corigliano-Rossano siano persone di agiatissima condizione economica (tra cui anche sfacciati politicanti di professione). Il sindaco Flavio Stasi aveva promesso di far chiarezza sulla tematica e di impegnarsi assiduamente per risalire alla vera proprietà dei singoli terreni controversi. Risultati? Tutto si é tradotto in un nulla di fatto. In altri termini, "tutta apparenza e niente sostanza". Noi della Piazza di Schierarsi di Corigliano Rossano, sempre attenti al bene comune, ci auspichiamo che sulla questione Livellari venga presa una decisione in tempi rapidi e diventi la base di un indirizzo politico volto, senza frizioni tra le parti, ad agevolare l’immediato rientro al Comune dei fitti non pagati, con valore aggiornato, interessi e more. Inoltre, si dovrà anche premere per verificare in tempi brevi a che titolo siano detenuti al momento i vari terreni comunali e per una la loro precisa mappatura, così da capire quali possano essere di interesse pubblico o meno Sindaco Stasi il tempo delle feste e festicciole è finito, Ibiza è lontana . Dica apertamente alla città quale iniziative vuole intraprendere. Vedremo se ha la forza politica per farlo. Al momento possiamo amaramente constatare il fatto che vi siano molti (anzi moltissimi) terreni comunali, cioé LIVELLI, completamente dimenticati da una politica di BASSO (anzi BASSISSIMO) LIVELLO.
Associazione Schierarsi Corigliano-Rossano