di Giuseppe Tagliaferro

Caro segretario Vittorio Pecoraro, della vicenda del PD di Corigliano-Rossano avremmo voluto discuterne dopo il 25 settembre, ma le dichiarazioni che pubblicamente hai esternato in proposito, ci liberano in qualche modo da freni che ci avevano indotto a soprassedere, stante l’importante appuntamento elettorale.

Doveroso è a questo punto intervenire per una migliore rappresentazione della vicenda, che avresti potuto meglio conoscere se avessi dato seguito alla nota riservata inviatati il 5 agosto 2022, con invito – non accolto – a venire a Corigliano-Rossano per renderti conto della situazione. La vicenda del PD di Corigliano Rossano si è incrociata con l’attuale Amministrazione Comunale, per il noto interessamento del sindaco Stasi al nostro appuntamento congressuale, con una sempre più chiara ingerenza, iniziata con il tesseramento in vista del congresso di un ben definito e coordinato gruppo di persone vicine al primo cittadino, che, disertando la votazione per l’elezione del segretario regionale, hanno caratterizzato la loro presenza nel partito per l’unidirezionale interesse a sostenere la ricandidatura a sindaco di Stasi, come si è poi definitivamente manifestato in occasione del ballottaggio per l’elezione del segretario cittadino, offrendo il loro sostegno a fronte della chiesta rassicurazione a ricandidare Stasi a sindaco per le prossime elezioni comunali. Un estemporaneo ingresso nel partito, eterodiretto dall’esterno, che occorreva respingere sdegnosamente, a tutela della libertà e autodeterminazione del nostro partito. Un tentativo che, purtroppo, ha trovato in altri una diversa sistemazione, i cui termini e contenuti non è dato conoscere, ma rimane singolare ed imbarazzante che ciò sia avvenuto proprio con chi – anche nella discussione congressuale – aveva aspramente contestato l’azione amministrativa del sindaco , stigmatizzandone anche la sua incauta azione in occasione dell’elezione del Presidente della Provincia di Cosenza. In proposito, non sono comprensibili le tue recenti dichiarazioni di apertura e di dialogo, al pari dell’avallo già dato all’intesa locale con il sindaco Stasi, dopo la forte presa di posizione dell’on.Boccia e del gruppo dirigente cosentino del PD che dichiaravano chiuso ogni rapporto con lo stesso, reo di aver favorito l’elezione a Presidente della Provincia del candidato di centro destra. Un’inversione a U, che ha creato disorientamento nel gruppo dirigente locale, nell’elettorato di riferimento, nella città di Corigliano-Rossano, rendendo complicata per il partito la campagna elettorale, come se non bastasse la più complessiva situazione generale. Comprendiamo il malessere di Aldo Zagarese, condividiamo le ragioni espresse che hanno determinato la sofferta decisione, esprimiamo al medesimo vicinanza e solidarietà, ma al quale rivolgiamo l’invito a non abbandonare il PD, perché tutti insieme dobbiamo portare avanti la battaglia per la costruzione di un partito libero da ingerenze esterne, che si dia un progetto politico -amministrativo più ampio e che sappia tutelare gli interessi del territorio. Caro segretario, in occasione, della tua partecipazione alla Festa de l’Unità a Rossano, per giorno 11 settembre, senza derubricare la situazione a mere divisioni interne – come hai dichiarato nella tua recente intervista – spiega ai tanti disorientati il perché dell’operato capovolgimento di linea nei confronti di Stasi, da male assoluto a interlocutore gradito.

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