Fonte: www.corrieredellacalabria.it
Sfide inedite, sfide tra big ed esordienti, sfide al femminile e sfide di genere. Si cominciano a delineare i candidati che si affronteranno nei collegi uninominali della regione: in Calabria i collegi sono 7 in tutto, 5 alla Camera e due al Senato.
Qui ci saranno le prove senza appello, nel senso che chi vince nei collegi uninominali entra direttamente al Parlamento: un “corpo a corpo” nel quale i sondaggi vedono favoriti i candidati del centrodestra ma che in realtà potrebbe riservare delle sorprese, perché rispetto al 2018 sono cambiate tante cose, anzitutto si è ridotto il numero dei collegi in Calabria e poi si è anche modificata la distribuzione territoriale di quelli nuovi, che non sempre francamente seguono una logica. In attesa di avere il quadro definitivo, possibile solo dopo la presentazione ufficiale di liste e candidature alla Corte d’appello di Catanzaro (la deadline è lunedì prossimo alle ore 20, lo start domani dalle ore 8), fin da adesso si possono ipotizzare gli scontri nei sette collegi soprattutto tra il centrodestra e il centrosinistra a trazione Pd, considerando che altri schieramenti – il Movimento 5 Stelle e il terzo polo calendiano-renziano Azione-Italia Viva – ancora non hanno sciolto tutti i i loro nodi per quanto riguarda gli uninominali e si è ancora, in genere, nel campo delle indiscrezioni.
I “nuovi” collegi
Nel 2018 i collegi uninominali in Calabria erano otto per la Camera e quattro per il Senato. Adesso è tutto cambiato, con la riforma che ha tagliato il numero dei parlamentari e contestualmente quello dei collegi, ridotti a 7 nella Regione. Per quanto riguarda la Camera, in Calabria con cinque i collegi uninominali. Il primo comprende la provincia di Crotone e la parte nord orientale della provincia di Cosenza (Cassano, Castrovillari, Corigliano-Rossano, San Giovanni in Fiore, Acri). Il secondo comprende Cosenza e la parte occidentale della provincia di Cosenza. Il terzo collegio comprende l’intera provincia di Catanzaro (quindi il capoluogo e anche Lamezia Terme). il quarto comprende la provincia di Vibo Valentia e la parte nord occidentale della Città Metropolitana di Reggio Calabria (in sostanza la Piana di Gioia Tauro). Infine il quinto collegio comprende Reggio Calabria e la restante parte della Città Metropolitana. Per il Senato la riforma costituzionale prevede per la Calabria due collegi uninominali: il primo comprende le province di Cosenza e Crotone, il secondo le province di Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria. In definitiva, una vera e propria “rivoluzione”, con la quale i partiti sono stati costretti a fare i conti. Nel 2018 negli uninominali la “parte del leone” la fece il movimento 5 Stelle, ma il centrodestra riuscì a strappare comunque tre uninominali su 12 (con il senatore di Forza Italia Marco Siclari e i deputati di Forza Italia Franco Cannizzaro e di Fratelli d’Italia Wanda Ferro). Per il Movimento 5 Stelle sembra oggettivamente difficile che si possa ripetere questo risultato, rispetto invece a un centrodestra dato per favorito anche a livello territoriale sulla linea del trionfo delle Regionali dello scorso ottobre.
Gli sfidanti collegio per collegio
Al momento, ecco allora le sfide che si profilano nei vari collegi uninominali a partire da martedì prossimo, sempre precisando che il quadro è ancora parziale e che comunque le sorprese dell’ultima ora sono sempre possibili. Partiamo dalla Camera. Nel collegio Cosenza-Tirreno si affrontano un uscente e un esordiente, anche se entrambi giovani: Andrea Gentile, deputato di Forza Italia, esponente dello storico casato politico cosentino (è il figlio di Tonino, già più volte sottosegretario), incrocerà i guantoni contro un volto nuovo del Pd, il segretario provinciale Vittorio Pecoraro, che i dem lanciano dopo la rinuncia al collegio, dettata proprio dall’esigenza di garantire un rinnovamento, della parlamentare Enza Bruno Bossio (che comunque correrà al proporzionale). In questo collegio il M5S potrebbe schierare un suo big, come la già sottosegretaria alla Cultura Anna Laura Orrico, mentre il terzo polo potrebbe affidarsi a Nunzia Paese, coordinatrice provinciale di Italia Viva. Particolarmente interessante poi il duello che si profila nel collegio Cosenza versante Jonio-Crotone, perché qui il centrodestra candida il deputato uscente della Lega Domenico Furgiuele, che tuttavia “giocherà” in un’area territorialmente “lontana” da quella di suo immediato riferimento (Furgiuele è lametino) e avrà come competitor il sindaco di Cassano Jonio Gianni Papasso, del Psi, candidato del centrosinistra. Secondo fonti qualificate, qui il M5S potrebbe candidare Vittoria Baldino, calabrese d’origine e deputata uscente eletta nel 2018 nel Lazio, ritenuta vicinissima al leader pentastellato Giuseppe Conte. Particolarmente suggestivo poi il quadro che si prospetta nel collegio di Catanzaro, che vedrà una sfida anzitutto al femminile: da una parte la deputata uscente e coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia, Wanda Ferro, e l’attuale vicesindaco di Catanzaro Giusi Iemma, presidente regionale del Pd. Nel collegio camerale catanzarese il terzo polo lancia il sindaco di Sellia Marina Francesco Mauro, coordinatore provinciale dei renziani di Iv. Infine, i collegi uninominali dell’area sud della Calabria: nel collegio Vibo-Piana di Gioia Tauro sarà lotta tra l’uscente Dalila Nesci, sottosegretaria al Sud, eletta nel 2013 e nel 2018 con il M5S ma oggi con Impegno Civico di Di Maio, e il capogruppo di Forza Italia alla Regione Giovanni Arruzzolo. Non manca chi sostiene che alla fine il M5S comunque possa candidare in questo collegio uno dei suoi big, il deputato uscente Riccardo Tucci, uno dei fedelissimi di Conte. Infine, nel collegio Reggio Calabria-Locride ad affrontarsi il deputato uscente di Forza Italia, Francesco Cannizzaro, e il democrat Mimmo Battaglia, già capogruppo del Pd alla Regione nella legislatura Oliverio, mentre il movimento 5 stelle potrebbe schierare l’attivista Fabio Foti o lo stesso Federico Cafiero De Raho già capolista (blindato da Conte) al proporzionale, e il terzo polo potrebbe affidarsi alll’uscente Federica Dieni, ex M5S. Quanto ai collegi uninominali del Senato, al momento le indicazioni riportano la sfida tra la giovane del Pd Francesca Dorato, già vicesindaco di Castrovillari, e l’assessore regionale al Turismo Fausto Orsomarso, alfiere di Fratelli d’Italia e del centrodestra, nell’area nord, e nell’area sud la sfida tra il già consigliere regionale Francesco Pitaro, per il Pd, e l’assessore regionale al Welfare Tilde Minasi, portabandiera della Lega e del centrodestra.