Fonte: www.corrieredellacalabria.it
Il risultato dell’esercizio 2021 è un utile di oltre 9,2 milioni, con le entrate che dunque superano le spese, quest’ultime peraltro assorbite soprattutto dalle indennità e dai rimborsi per i componenti degli organi istituzionali, dai vitalizi e dalle reversibilità e dal costo del personale a vario titolo operante a Palazzo Campanella.
Sono queste, in sintesi, le “voci” principali che compongono il Bilancio consolidato del Consiglio regionale, comprensivo dell’assemblea e della sua unica società in house, la Portanova Spa: il documento contabile, che sarà al vaglio dell’aula in una delle prossime sedute, “fotografa” in pratica la gestione del Consiglio regionale e le singole componenti soprattutto della voce spesa, la componente negativa.
Componenti positivi della gestione
Quanto ai componenti positivi della gestione iscritti nel Consolidato, il totale – si legge – è pari ad euro 55.777.465,00. La “voce grossa” è quella“proventi da trasferimenti correnti”, pari ad euro 55.115.556,00, che comprende i trasferimenti della Giunta regionale per il funzionamento del Consiglio regionale, i trasferimenti dall’Ag.Com. per il finanziamento delle funzioni delegate al Corecom Calabria, i trasferimenti dall’Inail per le indennità relative agli infortuni sul lavoro e le entrate derivanti dal prestito bibliotecario presso Il Polo Culturale “Mattia Preti”. La voce “altri ricavi e proventi diversi”, pari a euro 661.909,00, comprende i rimborsi ricevuti per spese di personale comandato in altre amministrazioni, i rimborsi dei fondi trasferiti ai gruppi consiliari, le entrate da recuperi vari su retribuzioni e indennità, il rimborso del fondo di funzionamento effettuati dal Garante regionale dei diritti delle persone detenute e/o private della libertà personale, le entrate per il recupero crediti derivanti da condanne per danno erariale a le entrate derivanti da azioni di regresso, la restituzione di parte del contributo erogato nell’anno 2020 all’Associazione ex Consigliere della Regione Calabria e altri proventi quali la restituzione delle somme erogate all’economo, non spese nell’esercizio di competenza.
Componenti negativi della gestione
Complessivamente – si legge bel Bilancio consolidato del Consiglio regionale – i componenti negativi della gestione ammontano ad euro 45.147.285,00, in gran parte zavorrate dai cosiddetti costi della apolitica (indennità dei consiglieri regionali, vitalizi, reversibilità dei vitalizi ma anche spese per le strutture speciali e contributi per i gruppi consiliari). La voce acquisto di materie prime e beni di consumo, di importo pari ad euro 122.802,00, comprende le spese per acquisto di carta, cancelleria e stampati, carburanti, combustibili e lubrificanti, vestiario per il personale addetto al cerimoniale, materiale informatico, spese per il cerimoniale, altri beni e materiali di consumo e altri beni per l’ufficio. Particolarmente pesante la voce “prestazioni di servizi”, pari ad euro 14.054.558,00 che – emerge dal Bilancio consolidato dl Consiglio regionale – risulta essere così composta: spese sostenute dal Consiglio regionale, per l’importo di euro 13.940.594,00, relative a indennità e rimborsi per i componenti degli organi istituzionali dell’ente, indennità dei componenti delle strutture speciali, compensi del Collegio dei Revisori dei Conti e dell’Oiv, indennità per missioni e trasferte, spese di pubblicità, rappresentanza, relazioni pubbliche e convegni, spese per la formazione, incarichi di consulenza, utenze di telefonia fissa e mobile, energia elettrica, nonché spese per la manutenzione ordinaria di mobili, arredi, impianti, macchine per ufficio, autovetture e immobili, spese di pulizia e vigilanza della sede dell’Assemblea consiliare; spese effettuate dalla società Portanova Spa., per l’importo di euro 113.964,00, correlate all’attività delle prestazioni di servizi effettuate in favore del Consiglio regionale. C’è poi la voce “utilizzo beni di terzi”, di importo pari ad euro 160.855,00, che comprende le spese per il noleggio di 68 macchine fotocopiatrici e le spese per l’acquisto di licenze d’uso per software la cui utilità si è manifestata nell’esercizio 2021. Poi, altra voce “pesante” quella dei “trasferimenti correnti”, di importo pari euro 11.157.666,00, che comprende i trasferimenti effettuati in favore della Regione Calabria per la restituzione di parte dell’avanzo libero dell’esercizio 2020, le spese e le indennità di cui all’articolo 14 della legge regionale 3/1996 e all’articolo 6 della legge regionale 13/2019 (i vitalizi), le spese e le indennità di cui all’articolo 21 della legge regionale 3/1996 e all’articolo 13 della legge regionale 13/2019 (reversibilità dei vitalizi), il contributo per le spese di funzionamento dei gruppi consiliari, i trasferimenti alle associazioni private e amministrazioni pubbliche per contributi, i trasferimenti alla Conferenza interregionale per le politiche dell’Area dello Stretto, all’Associazione ex consiglieri e i trasferimenti alla Consip. Quanto al Personale, la voce, di importo pari ad euro 17.368.878,00, risulta essere così̀ composta: spese sostenute dal Consiglio regionale per retribuzioni, contributi e indennità varie spettanti al personale addetto al Consiglio regionale, compresi i buoni pasto, gli straordinari e gli assegni nucleo familiare, per l’importo di euro 16.503.206,00.
Risultato dell’esercizio
In conclusione – si riscontra dal Bilancio consolidato – il risultato dell’esercizio 2021 (comprensivo della quota di pertinenza di terzi) è un’utile di euro 9.296.983,00 e risulta essere così composto: utile Consiglio regionale, per euro 9.259.378,00; utile società Portanova Spa, per euro 37.605,00. Il risultato dell’esercizio di gruppo è pari ad euro 9.269.983,00.