«Corigliano-Rossano è una città in cui si sta perdendo il valore della democrazia. Non era bastata l’impalpabile reazione del Sindaco all’ennesimo atto criminale consumatosi in Città, avvenuta a distanza di quasi una settimana dai fatti e solo dopo la tirata di giacca da parte di qualche testata giornalistica.
Ora il primo cittadino e l’Amministrazione comunale si sono cimentati in un’altra pratica anomala: quella della “condivisione social”, di atti, come il nuovo Statuto o, da ultimo, il piano locale dei trasporti, che sarebbero dovuti passare al vaglio delle Commissioni e del Consiglio comunale. Questo metodo stalinista di finta democrazia non ci piace affatto. Anche perché mette a nudo una realtà più grave: a distanza di cinque mesi da quando il Primo cittadino ha annunciato l’avvio della pianificazione del nuovo TPL abbiamo solo un disegnino fatto su Paint. Questo è quello che abbiamo visto tutti. Dove stanno i progetti, lo studio di fattibilità, il piano delle esigenze? Corigliano-Rossano non si amministra passando del tempo davanti ad un PC». A dirlo sono i consiglieri comunali di Opposizione di Civico e Popolare, Gino Promenzio, Fiori d’Arancio, Rosellina Madeo, di Graziano Sindaco, Gennaro Scorza, de ll Coraggio di Cambiare l’Italia, Giuseppe Graziano, Adele Olivo e Vincenzo Scarcelo e della Lega Salvini, Costantino Baffa. «Quest’aria di supponenza e da saccente del Sindaco, che registriamo anche nelle vuote repliche che fa dare alla Maggioranza (magari se non avesse nulla da temere rispetto al suo operato risponderebbe di persona) preoccupa e non poco, per la instabilità democratica che sta generando nella nostra città. In realtà nessuno sa più nulla di quello che avviene all’interno del Municipio, tranne le cose che il sindaco vuole fare sapere e che a lui potrebbero fare comodo. È assurdo, ad esempio, – ribadiscono – il metodo con il quale è stata gestita la pratica per l’elaborazione dello Statuto comunale. Uno strumento così importante e vitale per la comunità, che viene deciso nella cerchia dei pochi eletti, quando ad esempio avevamo chiesto con forza di garantire il diritto di tribuna a tutte le forze politiche e sociali cittadine che non erano rappresentate in Consiglio comunale così da arrivare ad una stesura ampia e condivisa del più importante strumento normativo civico». «Come è assurda l’uscita di ieri del primo cittadino rispetto al nuovo piano del Trasporto pubblico locale. Un progetto così importante ridotto ad un disegnino su una mappa geografica dato in pasto ai social. Il trasporto ad “H”, le linee gialle e blu, il bus circolare. Ma di che stiamo parlando? Vanno benissimo le grafiche per far capire di più e meglio ai cittadini cosa si vuole fare ma se alla base c’è uno studio, se sono state messe in campo competenze tecniche specifiche. Perché una città di 80mila abitanti, che oggi può godere di più servizi per la mobilità grazie esclusivamente alla fusione, non può pensare di mettere in piedi una nuova rete dei trasporti senza considerare l’esigenza dell’utenza. Avete elaborato un progetto che consenta una mobilità ecocompatibile, che diminuisca le emissioni privilegiando il trasporto pubblico? È stato fatto uno studio per capire quali sono le esigenze per la mobilità di anziani e disabili? Avete tenuto in considerazione i tantissimi disagi che patiscono gli studenti di Corigliano-Rossano che continuano a viaggiare ammassati come bestie sugli autobus per andare a scuola? Ci avete pensato a queste cose? Strumenti come il TPL hanno bisogno di un confronto propedeutico serio con esperti del settore. Inoltre si parla di piano di trasporto pubblico sui social e si omette una parola chiave, un hashtag essenziale: la fusione. Tutto questo, persino il disegnino su Paint del sindaco, non sarebbe stato possibile se non ci fosse stata la unificazione dei comuni che oggi non somma i kilometraggi assegnati a Corigliano e Rossano ma li triplica rispetto al passato. E questo, lo ripetiamo con forza, solo grazie alla fusione».