Ormai non ci stupiscono più i fantasiosi e spesso subdoli comunicati dell’opposizione consiliare che anziché essere propositiva continua sulla scia dell’insulto da bar e delle insinuazioni. Basti pensare a cosa è stato proposto finora dalla minoranza in consiglio.
Dopo la crociata inventata sui livellari (problema annoso, regionale e storico), passando per le buche e per le caldaie, ormai si arriva ad inventare i problemi oppure a far finta di non conoscerne l’origine, pur di occupare spazi mediatici. Un po’ come sullo statuto comunale. In questo caso, infatti, abbiamo preso in consegna la traccia della Fondazione Mortati, per doverosa continuità amministrativa rispetto ad una iniziativa commissariale, ed abbiamo tenuto una commissione “affari generali” ad hoc sull’argomento nella quale è stata tracciata una linea che condivideremo nel prossimo consiglio comunale. Non ci stupisce che l’opposizione questo lo ignori, perché nelle commissioni – non essendoci telecamere e giornalisti per i quali esibirsi – spesso non si presentano. Massimo rispetto per quei consiglieri che partecipano alle commissioni e che provano a dare il proprio contributo a prescindere dallo schieramento di appartenenza, ma purtroppo finora sono state molto di più le baggianate da social network rispetto ai veri contributi ai lavori, quindi alla città. Pur di cercare di mettere in cattiva luce l’amministrazione ormai si è disposti a tutto, anche a tirare in ballo strumentalmente la fusione. La cosa non ci stupisce dal momento che probabilmente la costruzione della grande città per qualcuno non rappresentava uno strumento di sviluppo ed emancipazione del territorio, ma bensì la preparazione alla rincorsa alla poltrona. Ma avevano fatto male i conti, e continuano a farli male, perché attraverso la complessa ma importantissima riorganizzazione e ripresa dei servizi cittadini che stiamo realizzando in tutti i settori (dalla macchina comunale alla depurazione, dal dissesto idrogeologico ai centri storici, dal porto all’urbanistica eccetera) la città e la comunità saranno forti ed uniti. Il primo cittadino di Corigliano-Rossano, slegato da ogni vincolo di schieramento, insieme alla sua maggioranza, da quando si è insediato prova a fare semplicemente ciò che negli ultimi vent’anni tutto il resto della classe politica – con dirigenti di partito, parlamentari, sottosegretari, consiglieri regionali ed altro – non è riuscita a fare: evitare di perdere ulteriori servizi e ricominciare ad averne di nuovi. E ci pare che nella opposizione, di questi esempi, ce ne siano parecchi. Sia chiaro: questioni importanti come lo Statuto richiedono tempo, lavoro, condivisione. Sarà la Costituzione della città, non un semplice accessorio da carpetta. Un momento epocale, da affrontare tutti insieme. Senza scontri, senza interessi di parte ma solo nel bene della Città, esattamente come in altre questioni per le quali – piuttosto di fare domande autolesioniste – si dovrebbe provare a supportare una attività altrettanto importante dell’esecutivo oltre i confini cittadini. Per questa ragione, fatte le dovute precisazioni, noi speriamo ancora in una minoranza meno mediatica e più politica, che elabori non proteste ma proposte sulle quali l’intera maggioranza e l’esecutivo restano disponibili al confronto, dal momento che siamo tutti consapevoli del fatto che la città normale è ciò che dovremmo desiderare tutti e che richiede un grande lavoro.
I GRUPPI CONSILIARI DI MAGGIORANZA CORIGLIANO-ROSSANO DOMANI, CORIGLIANO-ROSSANO FUTURA, CORIGLIANO-ROSSANO PULITA, UNITI PER STASI SINDACO