Maria Paola Magliarella (Segretaria Circolo PD Corigliano Schiavonea)
Abbiamo, come partito, sempre posto molta attenzione alle vicende inerenti il porto di Schiavonea ed in particolare alla necessità di incrementarne le capacità operative sia dal punto di vista mercantile sia da quello crocieristico.
Necessità poste all'attenzione del ministro De Micheli e del sottosegretario Margiotta nelle loro recenti visite alla nostra città. Piattaforma del freddo, punto di alaggio e varo, banchina attrezzata per le attività crocieristiche e progetti di collaborazione con i porti del Mediterraneo, sono tutte proposte che in futuro dovranno trovare soddisfazione per far rendere al massimo la più importante infrastruttura presente sul territorio sibarita. Tuttavia, non possiamo non notare come esista, in attesa degli interventi futuri, la necessità di utilizzare al meglio l'esistente, valorizzando maggiormente nel contesto urbano dell'intera città. In tale ottica non comprendiamo perché - e non è la prima volta - l'arrivo di una nave da crociera sia un'avvenimento che potremmo definire "di nicchia" e che mira a promuovere solo pochi punti della nostra città, escludendo totalmente Schiavonea dal percorso di promozione turistica. Eppure il borgo marinaro, con la sua spiccata propensione all'accoglienza turistica, dovrebbe essere il centro del percorso di promozione turistica. Non conosciamo le motivazioni ed i percorsi che hanno portato a scegliere solo i due centri storici come oggetto della visita dei turisti ma siamo convinti che questo percorso sia errato. Perché non coinvolgere le associazioni di promozione turistica operanti nella frazione marittima? Perché non coinvolgere i numerosi operatori della ristorazione presenti a Schiavonea? Perché non prevedere un tour attraverso la parte antica ed il lungomare? Avremmo così potuto stimolare e promuovere il turismo nel nostro territorio, rendendolo un’alternativa credibile alle vacanze prescelte dai nostri ospiti. È infatti alto il numero di turisti inglesi che scelgono il sud Europa per passare lunghi periodi invernali. Ed allora perché non promuovere anche la parte più direttamente turistica? Non un'azione in contrasto con i centri storici cittadini, con il castello e con il codex o il museo Amarelli ma semplicemente la necessità di rivedere i percorsi e l'organizzazione degli eventi. Sarebbe poi opportuno proporre una riorganizzazione delle associazioni turistiche e di promozione che operano in città in maniera distinta e, a volte, poco coordinata. Ed in questo caso un intervento complessivo sulle due Pro Loco si renderebbe necessario in modo da dar vita ad un'unica associazione per l'intera città. In attesa di interventi tesi alla valorizzazione territoriale e ad una maggiore armonizzazione della programmazione turistica, ci auguriamo che l'amministrazione comunale e l'assessore Caudullo prestino maggiore attenzione alle rivendicazioni del borgo di Schiavonea e degli operatori turistici che, con tanti sacrifici, lavorano in quel contesto. L’obiettivo dev'essere un turismo che sia in grado d'operare per dodici mesi l'anno, in collaborazione con tutta la rete del territorio.
Segretaria circolo pd schiavonea