All’esito del Consiglio comunale celebratosi lo scorso Sabato 28 dicembre che – tra le altre cose – ha portato all’attenzione dell’Assise il riconoscimento dei debiti fuori bilancio maturati dal Comune di Corigliano-Rossano, ma soprattutto a seguito degli strascichi inutilmente polemici che hanno caratterizzato il post assemblea, ci corre obbligo fare alcune dovute precisazioni.

Non fosse altro che per dare onore alla verità. Premesso che - ed è agli atti - che l’Opposizione ha dato merito al Sindaco e all’Amministrazione comunale per la volontà di venire in consiglio per sottoporre la mole debitoria dell’ente, perché anche noi – checché ne possa dire qualche esponente della Maggioranza e qualche suo sostenitore fin troppo esuberante – siamo convinti del fatto che un Comune debba onorare i propri impegni economici. E proprio per questo, così come avevamo anche ribadito in seno al Consiglio, avremmo voluto votare il riconoscimento dei debiti e farlo in modo cosciente e responsabile. Purtroppo non ci è stato consentito farlo. E vi spieghiamo il perché, dal momento che chi avrebbe dovuto farlo, purtroppo, non lo ha fatto. Al termine della discussione avevamo chiesto alla Presidente del Consiglio comunale, di procedere alla discussione e al riconoscimento dei debiti fuori bilancio oltre che all’approvazione solo dei capitoli debitori con importi elevati che avrebbero necessitato di tempi maggiori per la liquidazione. E tutto questo, da un lato per andare incontro ai creditori e dall’altro per consentire una discussione più seria, concreta ed efficace sulle restanti pratiche, considerato che la mole dei debiti fuori bilancio portata in Consiglio aveva era di oltre 290 schemi di delibere, da dover approvare singolarmente. A questa nostra proposta, messa ai voti, la Maggioranza ha pensato bene di opporsi. A quel punto, considerato che non poteva esserci più contradditorio e che senza discussione né confronto democratico si sarebbe potuto approvare anche il foglio bianco della stampante, senza nemmeno avere il tempo di leggerlo e discutere, abbiamo pensato fosse opportuno abbandonare l’aula in segno di protesta. Ma una volta usciti fuori veniamo a conoscenza che il Sindaco rilancia la nostra stessa proposta di rinvio. Non sappiamo cosa sia cambiato in poco meno di 5 minuti, fatto sta che alla mozione del Primo cittadino la Maggioranza ha votato in blocco con la sola astensione della consigliera Maria Salimbeni. In buona sostanza si è fatto ciò che avevamo suggerito noi ma senza la nostra presenza ed il nostro supporto. Evidentemente per questa Amministrazione comunale siamo di troppo. Ma avremmo potuto anche lasciar correre su un gesto di mera scorrettezza istituzionale se non fosse stato, però, per le dichiarazioni rilasciate dal Sindaco, attraverso un comunicato stampa, ai margini della seduta consiliare. Nelle quali si fa elogio alla responsabilità della Maggioranza? Di quale responsabilità si parla? Cosa ha fatto di più la Maggioranza di quello che avevamo proposto noi se non agire furbescamente per costringerci ad abbandonare l’aula? Siamo rammaricati e dispiaciuti perché la correttezza umana ancor prima che quella istituzionale dovrebbe essere un principio sacrosanto.

I Consiglieri comunali di Opposizione: Luigi Promenzio; Rosellina Madeo; Gennaro Scorza; Costantino Baffa; Adele Olivo, Vincenzo Scarcello

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