fonte: www.corrieredellacalabria.it
Saranno stati i rumors sulla possibile alleanza giallorossa anche in Calabria, sarà stata la voglia di accelerare i tempi per cogliere gli avversari in controtempo, fatto sta che Mario Oliverio potrebbe aver finalmente rotto gli indugi sulle prossime elezioni regionali.
Che, secondo i programmi del governatore, potrebbero svolgersi entro la fine del 2019. Con alcune date cerchiate in rosso: l’8 dicembre, giorno dell’Immacolata, o – con maggiori probabilità – il 15. Ma è chiaro che ogni domenica successiva al 23 novembre (giorno del voto nel 2014) potrebbe essere utile. Quel che è sicuro è che Oliverio – a cui spetta il compito di indire le elezioni – non esclude la possibilità di far celebrare il voto entro la fine dell’anno e non nei primi mesi del 2020, come si ipotizzava da mesi. LA LEGGE Il piano del presidente è svelato da una legge (la 459), presentata dalla giunta il 10 settembre, approvata oggi in commissione Bilancio e pronta a ottenere il via libera anche in consiglio regionale. Si tratta di una variazione del bilancio di previsione 2019-2021 che – come riporta la delibera dell’esecutivo, firmata dal segretario generale Apicella e dallo stesso Oliverio – stanzia 7 milioni di euro per «garantire la copertura delle eventuali spese da sostenersi nell’anno 2019 per le elezioni del presidente della giunta regionale e del consiglio regionale». IL PIANO L’ultima mossa dimostra insomma che Oliverio non ha intenzione di lasciarsi logorare né di assistere inerte alle trattative tra Movimento 5 Stelle e Pd per una nuova alleanza da cui verrebbe, inevitabilmente, escluso. Il possibile anticipo della data del voto ridurrebbe infatti, in modo considerevole, il tempo a disposizione per un accordo tra due forze che, almeno in Calabria, appaiono ancora molto distanti. Ma per il governatore, unico padrone del boccino elettorale, votare nel 2019 potrebbe inoltre significare non dare ulteriori margini di manovra a un centrodestra che non ha ancora ufficializzato né i margini della coalizione, né il candidato alla presidenza.