"Occorre rivedere al più presto le norme sul commissariamento delle Regioni in Piano di rientro dal disavanzo sanitario regionale". Lo afferma in una nota il deputato M5S Francesco Sapia, della Commissione Affari sociali,

che spiega: "Nel programma del nuovo Governo è previsto il rilancio del Sud, che deve partire dalla riorganizzazione dei servizi sanitari sul territorio. Tutte le Regioni meridionali, ad eccezione della Basilicata, sono da tempo sottoposte a Piano di rientro dal disavanzo sanitario. Molise, Campania e Calabria restano a riguardo commissariate e con gravi, crescenti criticità". "Nelle ultime due regioni - aggiunge Sapia - la situazione è ancora più drammatica. Intanto perché lì il controllo politico della sanità ha finora rappresentato uno strumento, il principale, di formazione del consenso elettorale, con conseguenze pesantissime che il dato sui Livelli essenziali di assistenza non può esprimere: clientelismo sfacciato, aumento vertiginoso dell'emigrazione sanitaria e della relativa spesa, disservizi continui, carenze spaventose di personale, scarsissima prevenzione, difficoltà enormi nell'emergenza-urgenza, ritardi impressionanti nelle diagnosi e, in un simile contesto, l'apertura di altri spazi per le infiltrazioni criminali". "E' dunque urgente - prosegue il parlamentare del Movimento 5 Stelle - un confronto politico maturo su come modificare, già nell'ambito della prossima Legge di Bilancio, l'istituto del commissariamento delle Regioni obbligate al Piano di rientro. Infatti il Fondo sanitario è ancora ripartito sulla base di criteri che, a dispetto della Costituzione e dell'unità del Paese, avvantaggiano le regioni del Nord - sostiene Sapia - e le loro strutture sanitarie. Questi criteri prescindono del tutto dai dati epidemiologici e dai corrispondenti fabbisogni di cure nelle singole aree dell'Italia". "Di fatto i disavanzi sanitari dipendono in primo luogo dai minori trasferimenti ricevuti dalle Regioni del Mezzogiorno, cui mancano i soldi per la gestione ordinaria. Attenzione, parliamo di miliardi di euro dal '99 ad oggi. I cittadini meridionali si aspettano molto dal nuovo Governo giallo-rosso. Perciò - conclude l'esponente M5S - dovremo alla svelta individuare soluzioni definitive al fine, iniziando dalla modifica dei criteri di ripartizione delle risorse statali, di ridurre le diseguaglianze tra la sanità del Sud e quella del Nord. In proposito chiederò il coinvolgimento diretto del ministro della Salute, Roberto Speranza, e del capo politico del Movimento 5 Stelle, il ministro Luigi Di Maio".

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