Fonte:www.corrieredellacalabria.it
di Luca Latella
La sanità nella Sibaritide è una «polveriera» e lo spoke di Corigliano Rossano una «pentola a pressione». Il sindaco Flavio Stasi non ha utilizzato mezze misure nell’illustrare al commissario ad acta alla sanità regionale, Saverio Citticelli, in visita stamattina a Corigliano Rossano, la situazione in cui versa il servizio sanitario, soprattutto dopo gli ultimi episodi di cronaca.
Nell’incontro programmato con una delegazione di sindaci della Sibaritide il generale Cotticelli ha ascoltato e poi assunto degli impegni: la convocazione di un tavolo nella prossima settimana per analizzare e affrontare la la grande “questione” ospedale della Sibaritide, lo sblocco del turnover per i medici, l’adeguamento del servizio sanitario e la riapertura del pronto soccorso di Corigliano sin da questa sera come annunciato dal deputato Francesco Sapia. «Lo spoke di Corigliano Rossano – ha detto Stasi durante il summit col commissario, al quale era presente anche il neo commissario dell’Asp di Cosenza, Erminia Pellegrini – è una pentola a pressione, in tutti i reparti la carenza di personale è di prepotente urgenza. A valle di questi problemi, la causa della chiusura del pronto soccorso di Corigliano che significa un ennesimo arretramento dell’offerta sanitaria in un territorio già in agonia». Il sindaco di Corigliano Rossano ha manifestato al commissario alla sanità regionale anche una serie di dati impressionanti. In primis quell’unico posto letto per mille abitanti, quando dovrebbero essere almeno tre a norma di legge. E poi la carenza di «110 posti letto rispetto al decreto 64, che è causa della enorme migrazione sanitaria, finanche in Basilicata e non solo diretta al nord». Stasi, insieme agli altri sindaci hanno chiesto a Cotticelli «pochi impegni, ma precisi». Quindi tempi certi sulla realizzazione dell’ospedale della Sibaritide, turnover e sblocco delle assunzioni di medici, case della salute di Cassano e Cariati. Ma soprattutto la responsabilità di evitare la chiusura del Pronto soccorso di Corigliano. «Non sono “contro” ma “con” i sindaci – ha dichiarato dal canto suo, Saverio Cotticelli –. Sono qui per adottare decisioni funzionali insieme a loro, che offrano maggiori risposte alla popolazione. Sto lavorando al nuovo piano operativo per i prossimi tre anni e vedremo come migliorare l’erogazione del servizio in questo territorio. Non calerò dall’alto nessuna decisione che non sia condivisa con la popolazione. Ci rivedremo presto per fare il punto della situazione». PRONTO SOCCORSO CORIGLIANO La visita del generale Cotticelli, dopo la tappa a Palazzo Garopoli, sede municipale coriglianese, è proseguita al “Guido Compagna”, lo stabilimento ospedaliero ausonico, insieme al deputato Francesco Sapia, da sempre in prima linea nel “combattere” le carenze del servizio sanitario. In loco, dopo il sopralluogo ed un conciliabolo veloce col dirigente sanitario facente funzione dell’area Corigliano, si è giunti ad una clamorosa risoluzione del problema. In sostanza il pronto soccorso non chiuderà nelle ore notturne, come previsto dalle 22,00 alle 8,00 sin da questa sera, giorno programmato per la chiusura, alla quale era stato costretto il direttore del pronto soccorso e medicina d’urgenza dello spoke, Natale Straface, nei giorni scorsi, a causa di una grave insufficienza di medici in pianta organica. «Cotticelli – ha spiegato Francesco Sapia al Corriere della Calabria – ha preso visione della situazione, si è reso conto delle grandi problematiche anche demografiche e morfologiche del territorio ed ha disposto l’assicurazione del servizio, grazie ad un lavoro di squadra fra il sottoscritto, lo stesso Cotticelli, Stasi, la commissaria Pellegrini». Più che provvidenziale che mai, insomma, la visita del commissario ad acta per l’emergenza sanitaria in Calabria e dell’omologo dell’Asp, a Corigliano Rossano, in un giorno storico che “lancia” la città anche nell’orbita dell’alta velocità.