Il consigliere comunale di minoranza Gino Promenzio si convinca del fatto che non è sindaco. Dia il suo contributo costruttivo e troverà collaborazione.

Ci sono consiglieri di opposizione che ormai vorrebbero essere invitati e dire la loro in ogni riunione tenuta nel nostro Comune, persino nelle riunioni tra sindaci, come se ce ne fossero una decina. Probabilmente lo spirito di collaborazione mostrato finora nei confronti di ogni parte politica e consiliare è stato male interpretato, generando in qualcuno una profonda confusione dei ruoli, come se tutti avessimo le stesse prerogative e le stesse responsabilità. Non è così. Pertanto invito il consigliere Promenzio, piuttosto di esprimere effimeri rancori personali nei confronti di questo o di quell'assessore, in primis a prendere contezza del proprio ruolo quindi a rispettare le prerogative altrui, ma soprattutto ad impegnarsi di più nel fare delle proposte costruttive che saranno certamente prese in considerazione. Anzi, quelle pochissime proposte costruttive arrivate da parte della minoranza sono già state prese in considerazione, a dimostrazione della disponibilità dell'Amministrazione a confrontarsi e collaborare su qualsiasi tema. Dal momento che mi piace cogliere segnali costruttivi anche laddove sembra una missione francamente impossibile, una delle poche cose che ho apprezzato delle “proposte” di Promenzio (Rino Gaetano a parte) è quella del Consiglio Comunale sul tema della Sanità, un Consiglio Comunale che si deve fare e si farà. Ma come ormai si sarebbe dovuto capire, a questa Amministrazione non piacciono i Consigli Comunali convocati per fare passerella o tanto per far vedere che ci stiamo occupando di questo o di quel problema, come è sistematicamente capitato nel passato. L'idea, invece, è di tentare di far esprimere la massima espressione democratica della Città con più strumenti possibili e nella piena consapevolezza della situazione reale, quindi (come accaduto per la Ss. 106, credo costruttivamente), dopo che l'Amministrazione ha incontrato gli organi competenti e può quindi relazionare con più chiarezza possibile al Consiglio. Insomma, i consigli comunali tanto per fare manfrina a noi non interessano. Mi auguro che il consigliere Promenzio, liberandosi di alcuni preconcetti che temo in questa fase stiano penalizzando le sue acute capacità di analisi politica, colga nonostante tutto l'invito a collaborare sui temi e sulle proposte costruttive, per le quali – da parte nostra – non abbiamo nessun preconcetto. Nonostante, invece, mi sia impegnato a trovare qualcosa di comprensibile e di costruttivo nelle dichiarazioni del consigliere comunale di minoranza Giuseppe Graziano, questa sì che si è rivelata una missione impossibile. 

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