«Quanto sta accadendo presso l’ospedale di Rossano è incredibile, ma soprattutto intollerabile. È di questa mattina la notizia di medici che sono stati costretti a 18 ore di lavoro in pronto soccorso perché il turno successivo non si è presentato senza alcuna giustificazione. È ora che il sindaco e la deputazione parlamentare locale intervengano, una volta per tutte».
Lo afferma Ernesto Rapani, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia nell’evidenziare ancora una volta disagi sanitari. Appellandosi al primo cittadino di Corigliano Rossano ed ai cinque parlamentari pentastellati del territorio, l’ex amministratore del comune di Rossano è convinto che necessiti «una ferma presa di posizione». «È mia intenzione quella di sensibilizzare all’azione, quella vera, Flavio Stasi, spesso promotore di protesta quando non rappresentava niente e nessuno. Oggi sta dimostrando di essere stato molto bravo a fare populismo, poiché occupando una posizione che gli consentirebbe di agire, tutto è diventato regolare, nella norma. Dov’è finito lo Stasi che ha ammaliato le folle con le belle parole? Semplice, parlare è sempre facile: da leone si è trasformato in un pulcino bagnato. E con lui anche i deputati Scutellà, Forciniti, Sapia e la senatrice Abate. Tutti bravi a pontificare da un pulpito che in questi mesi gli avrebbe anche consentito di “fare”. Ed invece pure il cosiddetto “cambiamento” ha dimostrato di essere uguale, se non peggio, degli altri, selfie, social e miseria politica». Il portavoce regionale del partito della Meloni esorta, quindi, i cinque – il primo cittadino ed i quattro parlamentari – all’impegno nel rispetto del loro mandato elettorale: «Prendano esempio dal sindaco di Castrovillari che ha convocato un consiglio comunale aperto a Catanzaro per protesta. Il servizio sanitario è quanto di più importante possa esservi e non ci sono colori che tengano quando bisogna lottare per un diritto. Esorto, dunque, il sindaco e i parlamentari del M5S all’azione, e noi saremo al loro fianco. Diversamente non arretreremo di un millimetro nello smascherare il loro populismo di infima categoria ed il loro modus operandi in politica, la facilona protesta. Noi siamo agli antipodi, siamo per il fare. Mi auguro che Stasi si ricordi chi era. Si sarà già assuefatto al “poterucolo”?»