«I recenti fatti di cronaca che hanno interessato la nostra Città impongono alle Istituzioni di garantire subito tranquillità e sicurezza ai cittadini. Bisogna pretendere, con autorevolezza, dalle autorità sovracomunali preposte un segnale forte e deciso che vada nella direzione di un potenziamento concreto delle Forze dell’Ordine su tutto il territorio di Corigliano-Rossano e della Sibaritide ed il ritorno, quanto mai urgente e improcrastinabile, di un presidio dello Stato che dia più forza di numeri agli organi investigativi, alla magistratura e alla procura distrettuale antimafia.
Il sindaco Stasi chieda subito al Prefetto di Cosenza la convocazione – questa volta in modo formale e senza improvvisare riunioni senza senso - del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ed in quella sede palesi le oggettive difficoltà che si hanno in questo territorio per la tutela dell’ordine pubblico e del diritto alla giustizia e alla sicurezza». È la richiesta che i Consiglieri comunali del gruppo “Un progetto che Unisce” (Il Coraggio di Cambiare, Lega e Graziano Sindaco), Giuseppe Graziano, Adele Olivo, Vincenzo Scarcello, Costantino Baffa e Gennaro Scorza, avanzano al primo cittadino di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi. «Siamo oggettivamente preoccupati – dicono – per quanto sta accadendo, e non da ora, nel comprensorio della Sibaritide e di recente anche nella nostra Città che, purtroppo, è stata teatro di un efferato duplice omicidio di ‘ndrangheta che ha scosso un’intera cittadinanza portandola ai ricordi di quella che fu la guerra di mafia che interessò la Sibaritide ad inizio degli anni ’90. Con una sostanziale differenza rispetto ad allora, quando avevamo un Tribunale, quando le forze dell’ordine e di polizia erano in numero ben maggiore rispetto ad oggi e sul territorio c’era un presidio più forte dello Stato». «A tal riguardo, raccogliamo con preoccupazione – aggiungono – l’appello lanciato nei giorni scorsi dal procuratore capo di Castrovillari, il Dott. Eugenio Facciolla, che nel contesto della conferenza stampa in cui sono stati illustrati i dettagli dell’operazione Fangorn, che ha proprio riguardato la nostra Città, ha evidenziato e rimarcato come ci sia una palese difficoltà nel mandare avanti le attività d’indagine e dell’intero apparato della giustizia proprio perché mancano magistrati, manca personale e le forze dell’ordine sono sotto organico. Ci auguravamo che il neo sindaco di Corigliano-Rossano, che pure è stato attento in passato alle vicende che riguardano il sistema giustizia nel nostro territorio, intervenisse, dicesse la sua, facesse sentire la voce autorevole di primo cittadino di una comunità di 80mila abitanti che ha l’onore e l’onere di difendere le istanze di tutte le popolazioni dell’Alto Jonio cosentino. Così non è stato e continuiamo a registrare il silenzio assordante di un Sindaco che sembra non sappia cosa fare».