«Finalmente, ed è proprio il caso di dirlo, la città di Corigliano Rossano si è dotata di un’amministrazione politica eletta, dopo 14 mesi di commissariamento, nei quali il commissario ha promulgato atti discutibili tanto da arrivare al discriminante e probabilmente ha dato troppo ascolto alla “consulta” degli ex sindaci.
Adesso è il momento di resettare molti di quegli atti, ritirare quelle gare che sembrano più degli abitini su misura e ripartire». Il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Ernesto Rapani, nell’augurare buon lavoro a suo nome e per conto del partito che si onora di rappresentare, al neo sindaco Flavio Stasi, col quale ha condiviso molte battaglie dai banchi dell’opposizione del consiglio comunale di Rossano e nel rammentare che Fdi sarà vigile sui problemi del territorio, sull'operato dell'amministrazione, chiede al primo cittadino di rivedere alcune determinazioni del commissario. «Non faremo di certo mancare le nostre proposte ed idee di sviluppo del territorio, anche se forza politica extra consiglio – aggiunge il portavoce regionale del partito della Meloni – e proprio per questo chiediamo subito al sindaco Stasi di ritirare in autotutela il bando pubblicato da Bagnato, appena qualche ora prima della sua dipartita, sulla comunicazione istituzionale. Come il bando precedente affidato da Mascaro – insiste Rapani – mi suona tanto di gara preconfezionata e come abbiamo dichiarato nel 2016 siamo disposti, qualora non fosse ritirato, anche a sbandierare un bigliettino col nome del vincitore. E poi, chiedo al neo primo cittadino, perché sprecare quelle risorse per un servizio che serve solo ad annunciare le scuse dell’amministrazione per la carenza idrica in questo o quel quartiere o i lavori alla rete elettrica? Ventimila euro annui? E questa sarebbe la comunicazione “strategica”?» «Al sindaco, dunque, chiediamo che revochi in autotutela questo bando, che dia l’esempio e risparmi fondi pubblici per un servizio che utilizzato a quel modo non serve a nulla e che impieghi le risorse comunali interne, poiché vi sono dipendenti dell’ente in possesso di tutti i requisiti per assolvere al compito di “addetto stampa” o come si chiama oggi, “comunicatore strategico”. Caro sindaco – termina Ernesto Rapani – confidando nel tuo buonsenso e consapevoli che la giustizia istituzionale ispirerà il tuo agire, siamo certi che bandirai trattamenti di favore agli amici ed agli amici degli amici».