La vera forza e la grande competitività della nuova Città risiede e sarà dimostrata anzi tutto nel e dal suo capitale umano.

Al netto di tutti i progetti piccoli e grandi di cui nel breve e nel medio termine sapremo farci interpreti, ciò che riuscirà a fare la differenza nell’azione di governo locale sarà la capacità di far passare, anzi tutto nella testa e nella buona volontà dei nostri concittadini, il metodo e la necessità di valorizzare il merito ed il capitale umano, la formazione e le risorse in carne ed ossa di questa grande realtà demografica, storica, culturale, identitaria ed economica. È, stato, questo uno dei passaggi chiave ribaditi da Gino Promenzio, candidato per la coalizione Civico e Popolare, che nel pomeriggio di oggi (martedì 21) ha risposto alle diverse domande dei giovani partecipanti all’iniziativa Un caffè con il futuro sindaco, promossa dall’associazione Rossano Purpurea ed ospitata alBar Kandinsky. È soprattutto con le nuove e nuovissime generazioni – ha detto – che costruiremo, giorno per giorno, sin dal nostro insediamento un patto di rigenerazione culturale e spirituale: di noi stessi e della terra in cui siamo nati; in cui abbiamo deciso di vivere e di lavorare dall’inizio o in cui abbiamo deciso di ritornare un po’ per resistere, un po’ per innovare, un po’ per sognare, sicuramente per costruire e condividere, qui e adesso, tutte le occasioni possibili di crescita e di sviluppo. Senza piangerci addosso. Senza dover per forza lamentarci di ciò che non c’è perché non ci appartiene per storia e per geografia. Non possiamo trascorrere le nostre vite – ha continuato – a pensare di dover cambiare magari il mondo intero, dimenticandoci di poter contribuire dal basso a fare qualcosa per il nostro territorio. È un lusso che non possiamo permetterci. Riuscire a cambiare una parte di mondo, quella che sta sotto i nostri piedi, rappresenta oggi la strada e la sfida sulla quale, per ogni giovane e giovanissimo di questa nuova città e di questa terra vale e varrà la pena impegnarsi, cimentarsi, studiando ed investendo formazione, esperienza, creatività, capacità comparativa con altre realtà e visione del futuro. Senza chiedere soltanto cosa potrà fare la nuova amministrazione comunale per noi stessi ma chiedendoci tutti cosa possiamo fare per questa città. E per questo, per raggiungere questo obiettivo che è sotto i nostri occhi, la nostra idea ed il nostro metodo concreto di governance locale sarà – ha precisato – quello della condivisione e della messa a disposizione di spazi e beni pubblici da rifunzionalizzare a servizio della creatività e della innovazione al potere, quello vero, quello che solo la ricchezza del capitale umano riesce a tenere in piedi. Corigliano Rossano – ha concluso Promenzio – ha tante cose da fare e tante emergenze da affrontare. Ha però tante opportunità da cogliere subito, senza alcun rinvio. Tra tutte dovrà mettere a disposizione del mondo della scuola, delle imprese, delle agenzie di formazione, delle associazioni, dei giovani ed anche delle università calabresi, che coinvolgeremo direttamente, il notevole patrimonio di terre e di beni immobili che questa grande città eredita come straordinario valore aggiunto dalla fusione. 

 

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