Ho avuto modo di assistere in questi giorni ad alcuni incontri delle associazioni e dei movimenti civici, con la partecipazione di tante sensibilità culturali, che si sono organizzati per sostenere il dr. Luigi Promezio come candidato a sindaco per le prossime elezioni comunali della nuova città Corigliano-Rossano e ho letto con attenzione i tanti messaggi inseriti nel gruppo della stessa <organizzazione>
. È stato sorprendente vedere <l’entusiasmo> con cui tante persone hanno dichiarato di volersi impegnare direttamente nella competizione elettorale. Un clima piacevole, a sconfessione della ritenuta indifferenza della gente verso la <politica>, semmai sta ad indicare l’auspicio di una politica diversa, più presente nella vita e nei bisogni dei cittadini. Il desiderio, manifestato con grande determinazione, di voler dare un proprio contributo alla costruzione della città Corigliano-Rossano, assumendo l’impegno come un <dovere civico>, di amore per il proprio territorio, vissuto come un’occasione per rilanciare lo sviluppo di quest’area, dopo anni di isolamento, di mancata crescita e di involuta qualità della vita. Una spontaneità e una generosità nel voler dare il proprio tempo nella realizzazione di un progetto politico, fin dalla fase elettorale, in una condizione non più di spettatori deleganti ma di <protagonisti ed attori> della vita amministrativa della propria città. Un’armonia di intenti, col proposito di trasformarli in atti concreti di buon governo per un’idea di nuova città, ispirata innanzitutto a un modo diverso di fare politica e di amministrare, basata sulla trasparenza e sul perseguimento dell’esclusivo interesse pubblico, della difesa della Istituzione Comunale dalle insidie e dai condizionamenti della criminalità, dall’affarismo, dal consumo selvaggio del territorio. Una città democratica, immaginata come aperta ed accogliente, che possa diventare anche modello di buon governo per l’intera Calabria. Adesioni e dichiarazioni di sostegno, libere e scevre da pretese e convenienze personali, senza alcuna chiamata alle armi, sospinte nel loro dire dall’unico scopo di tutelare gli interessi del nostro territorio. C’è Emilio che propone il recupero dell’arredo urbano e lancia la proposta di salvare le <fontane storiche>, mosso dall’idea di preservare, insieme al patrimonio storico dei centri storici, la memoria e le tradizioni popolari e religiose. C’è Susanna che sottolinea come, in questo momento storico, sia importante puntare sulla <generatività> di tutti i cittadini, per dare risposte capaci di creare benessere, facendo leva sulla cultura, privilegiando bambini e cittadini più deboli. C’è Dolores che immagina una città ove i diritti non siano scambiati per favori e che abbia spazi inclusivi, ove bambini disabili e normodotati possano incontrarsi e divertirsi insieme. C’è Marco che vuole liberare il nostro territorio da presenze ingombranti come il sito dell’Enel e restituire l’area alla bellezza marina del posto. C’è Alfonso che indica la via del turismo per rilanciare il territorio, però secondo un’idea innovativa e che, oltre a valorizzare l’aspetto naturalistico, promuova il patrimonio religioso e le tradizioni locali. C’è Francesco che non si limita a dire che è importante salvaguardare l’ambiente, ma scende in campo, promuovendo e partecipando alla giornata della <pulizia> delle spiagge. C’è Rosetta che ci ricorda come sia importante il ruolo istituzionale della Amministrazione Comunale nella <scuola>, di quante iniziative si potrebbero fare nelle didattiche e in iniziative comuni per la crescita educativa e civica dei nostri ragazzi. C’è Alessandra che invita a tenere un livello di discussione elevato anche di fronte a provocazioni e strumentalizzazioni. C’è Tommaso che non vuole rinunciare ad essere parte del futuro della nuova città. C’è l’entusiasmo di tutti nell’accogliere il sopravvenire di adesioni, senza la minima preoccupazione di vedersi ridotti spazi o consensi elettorali personali. In tutti c’è la consapevolezza dell’importanza del momento e tutti vogliono mettersi in sintonia con questo appuntamento storico, per partecipare ad un processo di cambiamento, innanzitutto culturale, consapevole dell’importanza di costruire dall’inizio bene le fondamenta della nuova città. Ma ciò che è veramente straordinario e che, più di ogni altro aspetto pur significativo, colpisce è la lungimiranza politica dimostrata dal dr. Gino Promenzio, nell’aver saputo riannodare le fila di una <storia locale divisiva delle due realtà Corigliano e Rossano>, intendendo superare quelle barriere che hanno contributo all’isolamento di quest’area, due centri così territorialmente vicini ma così lontani dall’immaginare un processo comune di crescita, pregiudizi e divisioni che hanno impedito di unire le forze e di avere insieme un maggior peso contrattuale. Ha saputo riunire intorno a sé forze e sensibilità politico-culturali-sociali, tutte mosse da sentimenti autenticamente popolari. I Democratici sono fortemente impegnati nel contribuire alla costruzione della città Corigliano-Rossano nel richiamo delle memorie storiche, delle più nobili origini e tradizioni e nel ricordo del pensiero illuminato di uomini illustri, eroi, poeti, scrittori, santi e artisti, facendo appello a tutte le forze e alle sensibilità sane e democratiche che sostengano questo processo di cambiamento, innanzitutto culturale nel modo di governare, e di rinnovamento della classe politica. Di quella classe politica che negli ultimi anni ha rappresentato questo territorio ma che non ha prodotto alcun miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini, che non ha saputo costruire una visione politica unitaria per una crescita comune ed insieme ai centri limitrofi, che non ha tutelato gli interessi di quest’area geografica, privata di servizi pubblici essenziali, relegandola all’isolamento e alla marginalizzazione, subalterna e piegata ad interessi esterni. Ma l’invito più importante è rivolto ai giovani, ai quali appartiene il futuro di questa nuova realtà, che al di là delle diverse opinioni politiche, coltivino l’idea di un impegno per passione e per l’esclusivo bene pubblico, disinteressato da convenienze personali, contribuendo a realizzare quella piccola grande rivoluzione culturale dell’affermazione dei diritti non scambievoli come favori e prescegliendo sempre il principio della <meritocrazia> alla pratica della <raccomandazione>, non lasciandosi irretire da promesse elettorali e rifuggendo da proposte politiche costruite su patti di potere che utilizzino quest’area come scambio di sostegno elettorale per altri appuntamenti politici europei e regionali o da alleanze che vedano insieme chi, nel recente passato con disinvoltura, ha tradito il mandato elettorale ricevuto.
Giuseppe Tagliaferro segretario PD Circolo Area Rossano