"Come cercare di impedire a personale altamente qualificato, già in servizio presso l'ex Comune di Rossano, di partecipare al bando per dirigente amministrativo a tempo determinato del Comune unico".
È questo l'ironico commento dell'avv. Domenico Russo dell'Associazione Rossano Pentastellata dopo aver preso visione del nuovo bando di assunzione. "Potrebbe essere questo il titolo di un manuale in vendita nei nuovi store della città di Corigliano Rossano. Uno scherzo? No! È quanto realmente sta accadendo in questi giorni negli uffici comunali di Corigliano-Rossano - spiega Russo - dove un organo non politico, a pochi giorni dalla sua dipartita, anziché dedicarsi ad adottare statuto e regolamenti, cosa che in verità avrebbe dovuto fare già da tempo, ha bandito una selezione pubblica, ai sensi dell'art. 110 del TUEL, per ricoprire il posto del pensionando dirigente dell'area amministrativa, prevedendo espressamente che non potranno partecipare tutti quei funzionari che per tre anni abbiano avuto un dirigente sovraordinato. L' organo commissariale, infatti, - prosegue l'avvocato - non contento di aver assunto con modalità secondo noi opinabili dirigenti in pensione, questa volta si è superato promuovendo un bando contenente dei requisiti che impediscono a tutti i funzionari in servizio nell'ex Comune di Rossano di poter partecipare al nuovo bando promosso per la copertura dell'imminente posto vacante per dirigente dell'area amministrativa del terzo Comune più grande della Calabria. È da ricordare che l'area ricopre, oltre al settore servizi alla persona, al quale non si capisce perché all'intero del bando si dia cosi tanto rilievo (non vogliamo pensare che sia proprio da questo cappello che si voglia tirare fuori il coniglio), i servizi anagrafe e stato civile, turismo e sport, personale e pubblica istruzione, l'ufficio Europa e quello contratti e gare, settori strategici nella vita amministrativa dell'ente, in quanto chiamati a recepire quei finanziamenti e a dare avvio a quei procedimenti che costituiscono il cuore economico di un Comune di 80.000 abitanti, la cui gestione affidata in mani "diversamente competenti", in questa fase cruciale di prima gestione politica del nuovo nato, ancora fragile, produrrebbe indubbi problemi al Comune unico! Eh sì perché, contrariamente a ciò che si vorrebbe far credere agli incauti lettori del bando, il/ la fortunato/a "unto/a" del Signore (ahimè non l'Altissimo, ma qualcuno che pur trovandosi un bel po' in basso si sentirà ugualmente onnipotente), non decadrebbe dall'incarico a fine gestione commissariale ma, per giurisprudenza consolidata, ce lo/la ritroveremmo quale dirigente almeno per qualche annetto. Ma vediamo ora quali "straordinarie" competenze sono richieste per ambire a questo ruolo che, si ricordi, ha natura ampiamente discrezionale. Udite, udite: anche una semplice laurea in discipline umanistiche (sociologia? filosofia? lettere moderne? pedagogia? Scienze dell'educazione? È aperto il toto scommesse...). Ma poi: perché tutta questa fretta di dar corso alla procedura in questione ad appena due mesi dalle elezioni? Perché non demandare al nuovo Sindaco la scelta dei funzionari/dirigenti di cui avvalersi? Perché escludere a priori la possibilità di far partecipare i funzionari del Comune di Rossano? Sarebbe stato più semplice ed economico per il Commissario conferire l'interim ad altro dirigente già pagato coi soldi pubblici, (che ben avrebbe potuto sub delegare specifiche mansioni agli attuali responsabili dei servizi titolari di posizione organizzativa) ovvero allo stesso segretario generale, la gestione dell'area amministrativa per questi ultimi 2 mesi e far decidere al prossimo Sindaco, scelto per la prima volta da un elettorato ampio e composito, il destino del proprio Comune. Invito - conclude Russo - i funzionari rossanesi in servizio ad alzare la testa e ad impugnare quello che è a tutti gli effetti un bando discriminatorio in antitesi con la meritocrazia".