Siamo al tragicomico, al baratto dei valori, delle ideologie, alla svendita di se stessi per una poltrona nel futuro comune unico. Ne abbiamo di tutti i tipi: voltagabbana, boss politici, affaristi, personaggi che dovrebbero riflettere prima di rivolgersi ai Coriglianesi per il consenso, in quanto autori di fatti inenarrabili, rancorosi, irrispettosi verso le istituzioni, verso le leggi, verso la Magistratura.
E’ quanto di più disgustoso, di squallido possa dare la politica in questi tempi. E’ quanto di più lontano possa esistere dalla politica, da quella vera, da quella pulita, e da quello che dovrebbe rappresentare un aspirante a primo cittadino (sindaco o consigliere comunale che sia). Facciano un passo indietro con la consapevolezza però che il loro è un viaggio senza ritorno. A quante promesse di marinai assisteremo in questa lunga ed estenuante campagna elettorale, non è una novità di oggi! Ci hanno promesso: lavoro, ricchezza per tutti, servizi efficienti ecc. io sono convinto che niente di tutto questo si avvererà, perché saranno sempre occupati dai loro interessi come al solito, e non a vantaggio della popolazione, dalla faccia stanca, davvero stanca. Volgarmente avremo il governo del “DO UT DES” ovvero il comune delle larghe intese, dell’inciucio che significa: io do una cosa a te affinché tu dia una cosa a me. Spero che il generale Graziano, (non è un rimprovero) si renda conto di quello che ha combinato, della confusione politica che ha generato la sua legge sulla fusione dei due comuni. Che il Signore c’è la mandi buona e che i Coriglianesi non si lascino nuovamente incantare da politici faccia tosta. Spero che i miei concittadini, compreso i vicini Rossanesi, tutti indistintamente, di destra, di sinistra e di centro, si sveglino dal lungo letargo, mettendo in atto una disobbedienza politica alla esuberanza, alla tracotanza di questi politici faccia tosta. E’ l’unica cosa seria da fare dopo avere assistito ai tanti dibattiti politici inconcludenti, in particolare quello del 19 gennaio scorso presso il Centro di eccellenza dove politici di rango come l’ex assessore ing. Iacino PD, assieme all’ex segretario del PD architetto Zangaro e tanti altri mettere in piedi una mostruosità politica in antitesi al loro stesso partito, credo fino a ieri il PD. Perché il PD locale, stenta, fatica, trova difficoltà nel proporre una lista che veda unito tutto il centro sinistra, perché politici come l’amico Nello Iacucci, per dirne uno, o tantissimi altri trovano difficoltà ad aderire, a mettere in piedi questo ambizioso progetto? Perché i valorosi quattro parlamentari del Movimento5 stelle invece di fare la corte al prof. Tonino Fino ( stimato da me da decennale sincera amicizia) a candidarsi a sindaco nel partito di Grillo & della Casaleggio Associati non si candida uno dei quattro, rinunciando allo scranno in Parlamento? Chiamali fessi! Mica sono scemi a rinunciare allo stipendio, tra l’altro piovutogli dal cielo, sanno bene che il miracolo del 4 marzo 2018, non si ripeterà mai più. Diano dimostrazione delle loro capacità politica, non fosse altro che Tonino Fino, visto il suo curriculum politico e la sua appartenenza ideologica alquanto chiara è agli antipodi del M5S, non ha niente a che spartire con il movimento, ciò vuol dire che i 5 stelle in città sono alla frutta, sono in cerca, di un tizio o caio, purchè sia disposto a sacrificarsi per loro, e se i risultati dovessero essere deludenti, diranno che la colpa non è loro in quanto non erano in lista. Vista la enorme bagarre politica, il fuggi- fuggi dai partiti, sarebbe opportuno che Corigliano assistesse alla nascita di un nuovo partito o movimento dei cattolici in politica che nasca dal basso, un soggetto unitario dei cattolici, dei laici che riesca a contrastare il protagonismo sfrenato locale di quei tanti politici faccia tosta, l’intraprendenza di Salvini e la sudditanza di Di Maio alla Lega. Unire le realtà cattoliche per costituire l’ossatura politica che abbia veramente a cuore la dignità della persona umana e che utilizzi il bene comune come unico criterio di scelta, della convivenza di culture e religione diverse. Costruire una formazione in grado di aggregare attorno ai temi della accoglienza, della solidarietà, delle povertà e del lavoro persone serie, oneste che assieme al popolo riallaccino i nodi della morale, della buona politica, oggi costretta, per colpa di politici buffi, ridicoli, faccia tosta, ad avere una credibilità vicina allo zero.
Movimento Centro Storico: Corigliano Calabro. Luzzi Giorgio