Anche l’Inps taglia in Calabria, senza che chi governa la regione si senta in dovere almeno di rappresentare le ragioni dei calabresi.
Lo sostiene il consigliere regionale Gianluca Gallo, richiamando l’attenzione sulla scelta, ormai ufficiale, da parte dell’istituto nazionale di statistica e previdenza sociale, di procedere al declassamento del centro medico-legale di Corigliano-Rossano. «Si tratta – osserva il capogruppo della Cdl – di un clamoroso passo falso: nel mentre un territorio, in nome dell’unità e del proprio futuro, rinuncia ai campanili per dar vita ad una delle più grandi e popolate aree urbane della Calabria, c’è chi ostacola questo percorso con scelte incomprensibili, come fa l’Inps, o con un complice e dannosissimo silenzio, come invece fa la giunta regionale». Prosegue Gallo: «In un contesto urbano di più di 220.000 abitanti si assiste ad una spoliazione di uffici e servizi che è illogica, insensata, folle: in nome della riorganizzazione interna, e forse del risparmio, si toglie centralità ad un’area che, dopo il cammino di fusione, non può essere trattata come periferia del regno cosentino, nonostante la sua forte rappresentanza parlamentare. A meno che questo non faccia comodo a chi, come il governatore, vuol continuare a privilegiare il centralismo silano a discapito del resto della Calabria». Del resto, osserva ancora l’esponente della Cdl, «che l’attenzione della giunta regionale alla Sibaritide fosse inesistente lo avevano dimostrato già altre vicende, su tutte il mancato impegno per assicurare collegamenti viari e ferroviari decenti a Corigliano-Rossano, il silenzio riservato alla proposta di creare una bretella di collegamento tra la nuova statale 534 ed il porto, l’assenza di qualsiasi investimento a sostegno della città unica. Adesso, però, si supera il limite, lasciando che si porti via anche ciò che già esisteva». Conclude Gallo: «Il nostro impegno, e quello di chi ha a cuore le sorti del territorio, deve andare e va in direzione contraria: il centro medico-legale Inps di Corigliano-Rossano non solo non va depotenziato, ma va elevato, così come richiesto a gran voce da più parti, da ultimo dalla Cisl, a filiale della sede provinciale. Un percorso virtuoso, rispetto al quale la giunta regionale, come purtroppo suo costume, non può continuare a fare orecchie da mercante: quanto prima presenterò un’interpellanza sull’argomento, per costringere Oliverio ed il centrosinistra a venir fuori dal mutismo interessato nel quale si sono rinchiusi: di finti tonti la Sibaritide e la Calabria non hanno bisogno».
Avv. Gianluca Gallo- Consigliere regionale della Calabria - Presidente Gruppo consiliare Casa delle Libertà