Se è maggiore il senso civico in una comunità, tutti possono guadagnarci. Da circa un mese, l’intera città di Corigliano Rossano è stata invasa da avvisi di accertamento tares e imu.
Sicuramente, è sindacabile la tempestività in prossimità della prescrizione, ma al di là di questo, il senso civico non deve venire meno. Le omissioni della tares sono state tante tra i cittadini e queste hanno determinato una base imponibile più ristretta e per alcuni versi ha determinato nel corso degli anni tariffe più elevate. Ricordiamoci, che se la base imponibile aumenta la spesa rapportata ai singoli cittadini diminuisce. Si sono messe in evidenza le deficienze della struttura comunale, ma anche le criticità delle amministrazioni che si sono succedute in questi anni. La mancanza di un archivio aggiornato da cui poter attingere in maniere costante e continuativo sulle omissioni e sugli evasori. La mancanza di personale, non dico inadeguato, numeroso nel settore tributi e supportato da mezzi informatici più adeguati. Tutto ciò ha determinato, a mio parere una giusta emanazione di suddetti avvisi per ripristinare le omissioni degli anni ma parallelamente una approssimazione nella emanazione di questi avvisi senza un dovuto controllo incrociato, che determina a carico del cittadino la difesa in merito. A tutto ciò, devono aggiungersi le risposte alle autotutele né certe e né tempestive da parte dei dipendenti di municipia. Non certamente, per la loro poco professionalità anzi, ma dalla difficoltà materiale nel rispondere alle innumerevoli autotutele, con tutte le particolarità dei casi. Questo fa presumere un errore a monte da parte dell’ ente e della società incaricata. Una mancanza di organizzazione con la struttura comunale, una deficienza nella informatizzazione e condivisione dei dati tra i vari settori e Il mancato adeguamento della toponomastica della città. A questo deve aggiungersi la poca chiarezza e la mancata giusta divulgazione dei regolamenti comunali che hanno determinato la maggior parte delle emissione di questi accertamenti collegati all’imu e tares. Ma, da un altro punto di vista proviamo ad individuare gli aspetti positivi. Sicuramente, si sono buttate le basi per un maggiore coordinamento tra l’ anagrafe territoriale e quella tributaria. Controlli, che sarebbero stati compito delle precedenti amministrazioni e che oggi hanno determinato questa confusione, determinando un venir meno di diritti legittimi da parte dei cittadini come la riduzione delle tariffe per le cosiddette case stagionali oppure la possibilità di eventuali compensazione con f24. Ma è adesso che bisogna ripristinare ordine e una nuova base tributaria, dall’altra parte però è necessaria una presa di posizione da parte del responsabile del settore e del commissario per ripristinare le tutele ai contribuenti-cittadini soggetti a questi avvisi di accertamento.
Carmen Fusaro-già consigliere comunale