Il delegato del Presidente Oliverio per le politiche sanitarie regionali, Franco Pacenza, ed il Direttore Generale del Dipartimento Presidenza della Regione Calabria, Domenico Pallaria, comunicano che nella giornata di ieri, 21 dicembre, la Direzione dei Lavori del Nuovo Ospedale della Sibaritide ha comunicato formalmente la sostanziale ultimazione dei lavori del primo stralcio.

Il progetto esecutivo stralcio dei lavori prioritari del Nuovo Ospedale è stato approvato nel novembre 2017 ed i relativi lavori sono stati consegnati dal Direttore dei Lavori nel gennaio 2018. Il programma dei lavori dello stralcio prioritario prevedeva l’esecuzione delle seguenti lavorazioni: pulizia dell’area; bonifica dagli ordigni bellici; cantierizzazione; recinzione dell’area ospedaliera; scavi e movimentazione delle terre propedeutici all’avvio dei lavori strutturali. L’Ing. Pasquale Gidaro, Dirigente del Settore Edilizia Sanitaria della Regione Calabria, ha fornito i seguenti dettagli sull’andamento dei lavori principali: nonostante in fase di progettazione definitiva dell’opera si fossero già condivise le scelte progettuali da adottare, solo nel mese di febbraio 2018 la SNAM ha autorizzato l’esecuzione delle opere di risoluzione dell’interferenza con il proprio metanodotto, ai fini della protezione della condotta attraversata dal passo carraio che costituisce ingresso sia al cantiere logistico che al cantiere di lavoro;  nel corso delle indagini per la caratterizzazione ambientale di livello esecutivo dell’area ospedaliera, si è riscontrato il superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione per i metalli piombo e zinco, in corrispondenza di un punto di prelievo (Hotspot puntuale), con la necessità di attivazione delle procedure tecnico-operative relative alla bonifica dei siti contaminati; pertanto, contrariamente a quanto riportato nell’originario piano di utilizzo, il materiale asportato nell'esecuzione delle procedure di bonifica è stato considerato come "rifiuto", da conferire e/o recuperare a norma di legge, non essendo utilizzabile come sottoprodotto in processi produttivi; una prima indagine eseguita su un primo volume ipotizzato per la bonifica (circa 20mc) ha dato risultati favorevoli sul fondo e su tre delle pareti laterali, richiedendo un allargamento della trincea da bonificare in corrispondenza della parete ovest; solo nel mese di ottobre 2018 sono state completate le operazioni di scavo di allargamento, di prelievo di campioni e di analisi di laboratorio integrative, per attestare l’assenza di ulteriore contaminazione del suolo. Il dato rilevante è che sono stati completati gli scavi relativi alle fondazioni dell’edificio ed ai muri perimetrali dell’interrato, come chiaramente evidenziato nelle foto aeree dell’area, acquisite da drone; alla ripresa delle attività di cantiere, dopo la pausa natalizia, previa formale autorizzazione del RUP, verranno avviate le attività di getto dei magroni, che proseguiranno fino alla metà del mese di febbraio 2019. Entro il mese di gennaio 2019 verranno avviati altresì i lavori di interramento di un tratto di canale del Consorzio di Bonifica, in prossimità del confine sud dell’area di cantiere, essendo stato emanato nei giorni scorsi il decreto di finanziamento dell’opera e di condivisione del progetto definitivo presentato dal Consorzio.  Franco Pacenza, ha voluto sottolineare che alcuni dei ritardi registratisi nell’esecuzione dei lavori dello stralcio prioritario sono stati legati, in ogni caso, alle difficoltà finanziarie dell’Impresa mandataria, TECNIS S.p.A., che usufruisce dei benefici previsti dal Decreto Legislativo 8 luglio 1999, n. 270 e dal Decreto-Legge n. 347 del 2003 (Decreto Marzano); il Commissario Straordinario, prof. Saverio Ruperto, ha depositato la scorsa settimana al Ministero dello Sviluppo Economico la relazione finale della procedura di cessione dell’azienda, contenente la valutazione delle offerte pervenute; entro la fine dell’anno è attesa la definitiva decisione del Ministero sull’aggiudicazione della manifestazione d’interesse.

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