Sono un sostenitore del “No Fusione” della prima ora. Non voglio ribadire nessuna di quelle che sono le ragioni che mi hanno spinto a schierarmi per quel No. C’è già chi lo fa quotidianamente e continua tentativi di contrasto al processo di fusione.
Sono comunque un democratico e, preso atto del risultato del Referendum, attendo gli eventi. Non nutro alcun rancore per chi crede in questo processo e non tollero, quindi, atteggiamenti ostativi o anche solo di sufficienza per il mio modo di pensare. La campagna elettorale pro o contro fusione è ormai archiviata. Orbene, le 100 Associazioni che sono nate per sostenere l’affermazione del Si alla fusione ed hanno adempiuto con passione al loro compito, ora cosa fanno? Apprendiamo da loro dichiarazioni che “…lavoriamo per un’Amministrazione eletta che doti la Città di uno Statuto, di tutti gli strumenti urbanistici e di programmazione infrastrutturale …” Ma qual è questo “ lavoro” ? Ma non è il Commissario che è preposto a pianificare e preparare il processo di fusione? Forse sono poco perspicace, ma continuo a non capire. Chi ha delegato questi signori a lavorare per noi?Ma ho letto bene? Loro non solo lavorano al posto del sig. Commissario ma suggeriscono anche come deve comportarsi. Infatti “ …farebbe bene che replicasse alle inesattezze e veleni che …gli avversari della fusione continuano a spargere.” Quindi il sig. Commissario dovrebbe impiegare il proprio tempo a replicare alle critiche dei cittadini che non credono nella fusione! Ma questi signori lo sanno che dal 1948 abbiamo una Costituzione che sancisce la libertà di pensiero e la sua diffusione con la parola e con ogni altro mezzo? Perché il Commissario dovrebbe reagire e obiettare alle perplessità di cittadini che non sono convinti della fusione? Forse perché i sostenitori del Si sono i soli garanti di una perfezione assoluta e nessun altro deve permettersi di avere opinioni diverse? Questi signori lamentano i tanti annosi e gravosi disagi che affliggono il nostro territorio. Ma loro, costituiti in Associazioni di volontariato, come mai non si adoperano per alleviare questi disagi, come fanno le VERE Associazioni? Potrebbero, a turno, adoperarsi per i tanti anziani soli, per i minori disabili senza assistenti fisici, per la pulizia del territorio, per organizzare programmi di assistenza ai bisognosi sostitutivi di quelli tagliati dallo Stato. Invece no. Sorpresa! Lavorano e si sacrificano per preparare un futuro glorioso e roseo alla nuova Città! Ma questo non genera alcun valore aggiunto al loro essere in quanto nessuno ha richiesto loro alcuno sforzo. Abbiamo partecipato a tante campagne elettorali. Quella che verrà sarà sicuramente diversa e anche più accesa ma, spero, pur sempre nel rispetto delle diverse opinioni politiche come la Democrazia vuole.
Gennaro Tempestoso