Foto: Giovanni Santo

Nessuna pressione esterna di nessun tipo né altre circostanze di qualsiasi natura hanno indotto Giovanni SANTO, funzionario amministrativo contabile proveniente dall’estinto Comune di Corigliano ad autodeterminarsi liberamente nella scelta, formalizzata al nuovo comune unico sin dallo scorso mese di giugno e confermata il 20 luglio scorso, di collocarsi in mobilità volontaria.

È quanto dichiara il Commissario Prefettizio, il Prefetto Domenico BAGNATO precisando che con la determina dirigenziale del 7 agosto scorso, citata negli interventi ripresi dai media in questi giorni, il Comune di CORIGLIANO ROSSANO non ha fatto altro che prendere atto della approvazione da parte del Comune di VILLAPIANA della graduatoria pubblica per il conferimento di N.1 posto di funzionario (D3) e nella quale si indicava anche la data di entrata in organico del funzionario SANTO (in congedo ordinario dal 6 agosto scorso) in quel comune. Il dipendente in questione – aggiunge – è sempre stato tenuto nella massima considerazione e continuamente chiamato a fornire il proprio qualificato contributo per la risoluzione dei problemi di natura economico-finanziaria e di criticità le più diverse. Per lungo tempo si è discusso con lo stesso sul suo ruolo nell’organizzazione del nuovo comune, con la piena disponibilità dal suo utilizzo nei termini e nei modi consentiti dalla legge e dal contratto collettivo di categoria. Lo stesso SANTO ha partecipato attivamente alla redazione del conto consuntivo dell’ex Comune di ROSSANO e stava collaborando alla redazione del bilancio previsione del nuovo comune. A tal proposito – va avanti il Commissario Prefettizio – il ritardo nell'approvazione del bilancio di previsione del nuovo ente è da ricondurre ad un esame accurato dei valori da iscrivere a bilancio anche rivedendo precedenti valutazioni economiche effettuate dai due Comuni in sede di bilancio di previsione dell'anno 2017. Sono stati riscontrati, infatti, stanziamenti di entrate di bilancio che non si sono tradotte poi in effettive riscossioni determinando ciò una crescita degli accantonamenti che il legislatore ha previsto in presenza di attività di riscossione lenta. Peraltro – chiarisce il Prefetto – si è cercato di stimare adeguatamente la spese alle necessità del nuovo ente, fermo restando che andrà condotta con i tempi necessari un'approfondita revisione della spesa finalizzata ad un efficientamento della stessa conseguendo risparmi che, separatamente, i due ex Comuni non avrebbero potuto conseguire senza intaccare la quantità e qualità dei servizi istituzionali da rendere. In ogni caso – conclude BAGNATO – il percorso sinteticamente descritto, la cui complessità ben si può comprendere, è all’attenzione costante dell’organo commissariale che potrà disporre a breve del primo bilancio dei comuni fusi, che seppure con criticità, segnerà la strada da percorrere per giungere al nuovo anno con un bilancio risanato e conforme delle disposizioni di legge.

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