Gli uffici tecnici comunali dell’ex comune di Corigliano rimarranno presso l’edificio Garopoli. E’ questo il dato saliente emerso nel corso dell’incontro che alcuni tecnici coriglianesi hanno avuto lo scorso 9 agosto con il Commissario prefettizio, dott. Domenico Bagnato.
L’incontro, fortemente voluto dai tecnici, era stato chiesto con urgenza al rappresentante prefettizio, allo scopo di avere contezza delle notizie che da vgiorni circolavano nell’opinione pubblica coriglianese, circa la ventilata ipotesi del trasferimento degli uffici tecnico comunali tutti presso l’ex comune di Rossano. Una ipotesi questa, non solo sciagurata ma fortemente penalizzante per una comunità, quella coriglianese, che certamente non può e non deve subire nortificazioni e penalizzazioni dall’attuale processo di fusione. Questa è la cronaca della mattinata di giovedì 9 agosto. Non appena appresa dell’imminenza del trasferimento degli uffici tecnici di Corigliano (impiegati compresi) presso la sede del comune di rossano, tanti tecnici e liberi professionisti di corigliano calabro (ingegneri, architetti e geometri) che sono più di 200, verso le 11.00 una quarantina di loro, hanno raggiunto la sede comunale di Corigliano, con l’intento di parlare con il Commissario Bagnato per avere, chiarimenti sul predetto trasferimento. Anche senza appuntamento, il Commissario è stato gentilissimo nel ricevere una delegazione dei presenti, solo per motivi di capienza della sala. Si è affrontato subito l’argomento e per la delegazione sono intervenuti l’arch. Mario Gallina, l’ing. Gilberto Capano, il geom. Giuseppe Curia e l’arch. Domenico Capano. Le domande che sono state poste al Commissario sono state inerenti al paventato trasferimento degli uffici tecnici di Corigliano presso la sede di Rossano. È stato rappresentato al Commissario l’enorme danno che produrrebbe ai tecnici di Corigliano un eventuale trasferimento degli uffici a Rossano Il Commissario ha assicurato che non avverrà alcun trasferimento, ma è naturale che quando si fa un progetto di organizzazione per l’ottimizzazione degli uffici, si opta per la migliore soluzione. Della legge 56/2014, che regolamenta il processo di fusione, al Commissario sono stati ricordati alcuni punti essenziali:
- la sede principale deve essere quella del comune più grande;
- ci sono tre anni di tempo per la omogeneizzazione delle due comunità.
Il primo punto esclude, in modo categorico il trasferimento di uffici di Corigliano a Rossano e il secondo da la possibilità alla terna commissariale di operare la transizione in tempi più ragionevoli. In risposta al primo punto il Commissario ha detto che la sede principale deve essere Corigliano, tanto è vero che lui è quotidianamente presente in questo comune e qualche volta anche in quello di Rossano. Riguardo al tempo di transizione per la fusione, il Commissario ha risposto che intende portare a termine il processo di fusione nel più breve tempo possibile e quasi sicuramente si voterà in giugno 2019. L’arch. Gallina, in particolare, ha fatto presente che la categoria dei tecnici è disponibile a collaborare, ma per le scelte di questo genere è necessaria la partecipazione, certamente coinvolgendo i tecnici, ma anche e soprattutto i cittadini. Continuando, il professionista, ha ricordato al Commissario che egli rappresenta ora il nostro sindaco, al quale è riconosciuta la centralità decisionale, ma sempre e comunque partecipata. Il Commissario in modo garbato e gentile ha risposto a tutte le domande poste e la riunione iniziata verso le ore 12 è terminata alle ore 13 circa.