Adesso basta. È stato oggettivamente superato ogni limite: quello del buon senso, quello della pazienza, quello del rispetto degli organi istituzionali e perfino quello della decenza.
Se vi sono inefficienze e criticità anche molto gravi, sulle quali tutto l’organo commissariale è impegnato con abnegazione sin dal suo insediamento, queste appartengono ad altri. È quanto dichiara il Commissario Prefettizio del Comune, il Prefetto Domenico BAGNATO esprimendo a nome suo personale e dei sub commissari Emanuela GRECO, Michele LIZZANO e Domenico GIORDANO amarezza e rammarico per quella che – scandisce – appare ormai, al di là di ogni altra interpretazione, una ingiusta ed immeritata campagna di delegittimazione quotidiana della difficilissima azione e ricostruzione istituzionale in corso. Ciò che di più sorprende – va avanti il Commissario – è il tentativo, che ha assunto ormai anche toni e forme non più tollerabili con il silenzio, di addebitare ai soli quattro mesi di gestione commissariale la somma di tutte le diverse, gravi e complicatissime criticità ed emergenze nate, consolidatesi, talune incancrenitesi, oggettivamente ereditate dalle diverse gestioni amministrative degli ultimi decenni delle due città originarie. Dalla problematica situazione finanziaria alla storica emergenza depurazione, dal decoro urbano alla gestione del personale, dall’atavica emergenza idrica all’annosa vicenda della Centrale ENEL, non vi è specifico settore di intervento – aggiunge – sul quale il governo straordinario e transitorio della Città unica abbia lesinato sforzi, destinandovi al contrario attenzione ed impegno massimi nella ricerca di soluzioni efficienti, efficaci e soprattutto tempestive. Pur in assenza di risorse adeguate a gestire la complessità del nuovo e grande comune unico e nonostante in diversi ambiti l’organo commissariale abbia dovuto constatare la necessità di redigere in extremis atti e provvedimenti che avrebbero dovuti esser stati predisposti in precedenza dai rispettivi apparati burocratici, si è lavorato e si sta lavorando con alacrità e determinazione – prosegue il Prefetto – per evitare di far ricadere sulla popolazione disagi ulteriori ed effetti ancora più gravi. Se vi sono state e vi sono dilazioni - precisa il Commissario Prefettizio - nella redazione ed approvazione del bilancio preventivo della Città unica, non potendosi evidentemente attribuire ai commissari improbabili intenti ostruzionistici, non si dovrebbe avere difficoltà ad intuire che sono emerse criticità abbastanza gravi che si stanno comunque affrontando e cercando di risolvere con senso di responsabilità e scrupolosa attenzione. Maggiore sobrietà, da una parte, dovrebbe indurre intanto ad evitare ricostruzioni paradossali ed accuse infondate rivolte ormai sistematicamente ad un organo commissariale che da pochissimi mesi sta tentando di governare una situazione nuova e senza precedenti. Allo stesso tempo, una maggiore consapevolezza delle rispettive eredità burocratico-amministrative delle due città originarie dovrebbe suggerire semmai forme di collaborazione e dialogo più serene e anzi tutto rispettose di dati, fatti, numeri e documenti che spiegano una realtà molto diversa da quella descritta in tanti interventi mediatici. Di sicuro – conclude BAGNATO, esortando ognuno ad assumersi le proprie responsabilità – non possiamo essere tacciati addirittura di scarsa trasparenza o di non ascolto o collaborazione con la popolazione e con i tutti i rappresentanti di interessi diffusi del territorio. Stiamo incontrando e recependo da mesi istanze di cittadini, associazioni, consiglieri comunali ed ex amministratori, attraverso le iniziative pubbliche dei laboratori civici e con frequenza documentata nelle due sedi municipali di CORIGLIANO e di ROSSANO. Alla Città unica serve soltanto più effettiva collaborazione e meno clima da caccia alle streghe!