La Regione si costituirà, attraverso la sua Avvocatura, in adesione al ricorso delle strutture ambulatoriali private accreditate contro i decreti 72 e 87 del commissario alla Sanità Scura.

 Lo riferisce un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta regionale. “Le strutture, com’é noto – si aggiunge nella nota – in seguito ad un atteggiamento ritenuto vessatorio da parte dello stesso commissario Scura, al termine di una recente assemblea hanno deliberato l’erogazione delle prestazioni esclusivamente a pagamento a partire da lunedì 4 giugno. La decisione riguardo alla costituzione è venuta nell’ambito della riunione sulla situazione delle strutture private, convocata nella Cittadella regionale dal presidente Mario Oliverio su sollecitazione delle associazioni di categoria Anisap e Federlab, presenti all’incontro cui hanno partecipato il presidente della III commissione, Sanità, del Consiglio regionale, Michele Mirabello, il dirigente generale del Dipartimento Tutela della salute della Regione Bruno Zito e per l’Avvocatura regionale l’avvocato Nicola Greco. Nel corso della riunione i rappresentanti delle associazioni di categoria hanno ripercorso l’iter che ha portato alla decisione di erogare prestazioni a pagamento rilevando – hanno sottolineato – la decisione del commissario Scura di tagliare visite e prestazioni non tenendo conto dei fabbisogni dei calabresi, cui vanno aggiunti 11 mesi di mancati pagamenti per le prestazioni erogate. I delegati presenti, al riguardo, hanno chiesto lo sblocco dei pagamenti”. “Il presidente Oliverio – si afferma ancora nel comunicato – ha invitato a rivedere la decisione di sospendere l’erogazione delle prestazioni date in regime di convenzione per conto del sistema sanitario annunciata per lunedì prossimo al fine di evitare di scaricare sui cittadini le conseguenze di atti commissariali assunti senza tener conto dei bisogni delle popolazioni. Le associazioni Anisap e Federlab, che hanno espresso un ringraziamento per l’incontro avvenuto e per la grande sensibilità mostrata dal presidente Oliverio e per le preoccupazioni espresse, e pur riconoscendo il grave disagio cui andranno incontro i cittadini calabresi, hanno annunciato di essere costrette a confermare la decisione presa, perché ’11 mesi di mancati pagamenti e il taglio di prestazioni decretato dal commissario Scura non consentono più l’erogazione delle prestazioni per conto del servizio sanitario regionale'”. “La situazione, alla luce dell’ostinata presa di posizione del commissario per il piano di rientro – ha commentato a fine riunione il presidente Oliverio – è davvero grave. Sono stati raggiunti livelli preoccupanti ed insostenibili che mettono a serio rischio la salute dei cittadini. Dinanzi all’annunciata sospensione della erogazione delle prestazioni sanitarie convenzionate da parte delle strutture private, è necessario assumere ogni utile iniziativa volta ad impedire la negazione di un fondamentale diritto qual è quello alla salute. In tale direzione ritengo opportuno portare all’attenzione anche dei signori Prefetti i rischi a cui è esposta la popolazione calabrese con possibili implicazioni di tensioni sociali, anche alla luce degli annunciati licenziamenti da parte degli titolari delle strutture”.

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