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La Redazione
Chi ha sbagliato deve pagare di tasca propria non è giusto far ricadere colpe altrui, ancora una volta, sui cittadini. E’ duro il commento del consigliere comunale, Francesco Madeo, di Aria Nuova-Riferimento Popolare e di Gianfranco Costa di Motivazione Comune, a proposito dell’errore del numero di utenze che il comune ha comunicato alla società Ecoross che gestisce il servizio di raccolta differenziata porta a porta spinto. In una dichiarazione congiunta Madeo e Costa raccontano cosa, secondo loro, sarebbe accaduto. “C'era una volta un servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta spinto. Questo servizio – affermano i due - era stato presentato alla cittadinanza ed era veramente bello. "Cambierà le sorti della città" diceva l'Amministrazione Comunale. Fino a quando un bel giorno non si sono resi conto di avere copiato male il numero delle utenze, inserite nel Capitolato speciale di appalto, servite dalla raccolta. In realtà le utenze erano 2.000 in più! Sembra fantasia, sembra una assurdità! Probabilmente però nel nostro comune è successo davvero. Forse è stata fatta una gara di appalto con un numero di utenze sbagliato. Infatti – spiegano ancora Madeo e Costa - all'interno di una nota della ditta "Ecoross", società che ha vinto la gara di appalto, leggiamo che: "nell'elenco ufficiale e dettagliato fornito dall'amministrazione comunale a mezzo pec solo in data 23/3/2017 emergono invece dei dati che disattendono clamorosamente il C.S.A." Infatti la ditta lamenta l'esistenza di 2.026 utenze in più, arrivando così a 19.026 (invece di 17.000). Le utenze servite dal porta a porta spinto sarebbero 12.746 (invece di 9.000). Le utenze servite dal servizio misto sarebbero 6.280 (invece di 8.000). Continuando leggiamo: "Alla luce dei nuovi (maggiori) dati, per fornire il servizio alle utenze aggiuntive, risulta necessario approvvigionarsi di ulteriori attrezzature ed automezzi, ed anche il personale a disposizione, previsto dal C.S.A., risulta chiaramente insufficiente a coprire il maggior fabbisogno di manodopera per l'espletamento del servizio da erogare alle utenze non previste inizialmente." La società da anche due soluzioni: "rimodulazione del servizio porta a porta "Spinto", individuando le zone di relativo interesse, fino a concorrenza delle previste (e contrattualizzate) 9.000"; "incrementare il servizio di "porta a porta spinto", relativamente alle suddette utenze domestiche supplementari, comportanti l'impiego di automezzi aggiuntivi, di maggior forza lavoro e fornitura delle attrezzature di servizio, il tutto con una incidenza di circa il 40% del valore originario della prestazione di che trattasi". Tutto questo ha portato il responsabile del settore ambiente, Antonio Durante, a prorogare l'inizio del servizio porta a porta spinto nella frazione di Schiavonea alla data del 1/10/2017. Nella proroga, sempre a firma del su indicato Ingegnere, leggiamo che : "necessita effettuare una verifica in tal senso, che potrà avvenire in corso d'opera è richiedere eventualmente variante...". Questo danno chi lo paga? Noi abbiamo una proposta, far pagare chi ha sbagliato. Basta – concludono Madeo e Costa - vessare i cittadini per colpe di altri”.
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La Redazione
Il dato coriglianese delle primarie del Pd in controtendenza con il buona parte della provincia. Un dato che premia nettamente l’attuale guardasigilli, Andrea Orlando, il quale ha trovato la propria roccaforte in termini di voti presso il Circolo dei Democrat di Schiavonea. Questo risultato consente all’ex sindaco, Giovanni Battista Genova, componente della lista di Orlando di entrare a far parte dell’assemblea nazionale del partito. Dunque un risultato davvero importante per il Pd coriglianese perché, come detto, potrà contare sulla presenza di un suo rappresentante nell’organismo nazionale del partito. Sul voto per le primarie democrat a Corigliano si registra una nota del Circolo di Schiavonea attraverso la quale i responsabili sostengono che il Pd: “ha dato una nuova dimostrazione di conoscere il valore della democrazia e di praticarne correntemente l’esercizio. Anche a Corigliano decine di attivisti-volontari hanno contribuito alla riuscita di una grande festa democratica, portando al voto oltre mille elettori. Per quanto riguarda il Circolo PD Corigliano Schiavonea, siamo decisamente soddisfatti per l’affluenza, ma anche per il risultato. Andrea Orlando, il candidato appoggiato dalla gran parte degli iscritti del circolo, è stato di gran lunga il più votato nel seggio di Schiavonea, ma anche il candidato che ha ottenuto la maggioranza assoluta nella Città di Corigliano. Infatti, il voto nei tre seggi organizzati dai volontari in città ha prodotto i seguenti risultati: Centro Storico: voti validi 168, Renzi 112 voti (66,60%), Emiliano 26 voti (15,50%), Orlando 30 voti (17,90%); Scalo: voti validi 420, Renzi 197 voti (46,90%), Emiliano 121 voti (28,81%), Orlando 102 voti (24,29%); Schiavonea: voti validi 457, Renzi 47 voti (10,28%), Emiliano 14 voto (3,06%), Orlando 396 voti (86,66%). Complessivamente, nella città di Corigliano l’esito del voto è il seguente: voti validi 1045, Orlando 528 voti (50,53%), Renzi 356 voti (34,06%), Emiliano 161 voti (15,41%). Partiamo da risultati significativi e soddisfacenti – prosegue la nota del Pd di Schiavonea - che ci incoraggiano a proseguire il nostro sforzo per una politica inclusiva e attenta ai bisogni concreti dei cittadini. Abbiamo davanti a noi sfide importanti, prima fra tutte quella di riportare il Partito alla guida della città di Corigliano, dopo i disastri e le macerie che un centrodestra incompetente, inconcludente e, a tratti, colluso con la parte meno rappresentativa e oscura della Città ci lascia in eredità. Per farlo abbiamo bisogno dell’apporto del centrosinistra allargato a tutte le forze che in questi anni si sono distinte da una politica che ha illustrato nel peggiore dei modi la città di Corigliano”.
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Comunicato stampa
Forse dovremmo ripensarlo questo primo maggio. Provare almeno a restituire il significato originario alla ricorrenza,ossia per ricordare le lotte operaie per la riduzione dell'orario di lavoro. Non dunque un anniversario qualsiasi,bensi il nodo del problema dei problemi. In quale maniera intendere il lavoro e come liberarlo dallo sfruttamento che una minoranza impone alla stragrande maggioranza degli esseri umani. Nel 1930,John Maynard Keynes,nella celeberrima lettera sulle" Prospettive economiche per i nostri nipoti"scriveva parole che sembrano di oggi.. La depressione che domina nel mondo, l’atroce anomalia della disoccupazione in un mondo pieno di bisogni, i disastrosi errori che abbiamo commesso ci rendono ciechi di fronte a quanto sta accadendo sotto il pelo dell’acqua, cioè di fronte al significato delletendenze autentiche del processo. ,,, Prevedeva,il grande economista borghese che entro 100 anni da allora ,quindi piu' o meno ai giorni nostri,sarebbero bastate solo tre ore di lavoro al giorno a persona per garantire la produzione di ogni bene e servizio. Cosi non funziona affatto. Anzi,in tutto il mondo ,lavoro è sinonimo di sfruttamento,mortificazione,angoscia,ed addirittura:morte!Si muore ancora ed in tanti di lavoro operaio! In nessuna altra epoca moderna ci si è cosi accaniti contro i diritti dei lavoratori. Eppure,rispetto ai tempi di Keynes,le ricchezze sono aumentate a dismisura. In Italia "siamo"circa 10 volte piu' ricchi del 1930. Ed allora? Semplice bisogna lottare per la riduzione dell'orario di lavoro e per il reddito garantito(o di cittadinanza). E naturalmente,come sempre è stato,non ci si illuda che mai si otterrà qualcosa con i lamenti e gli anatemi.Le conquiste costano lotte e tempo. Questa giornata ,al pari dell'otto marzo(vanno insieme le lotte delle donne e del lavoro,altrimenti non ci sarà mai vera libertà)proviene dagli Stati Uniti(strano a dirsi) e ricorda i martiri di Chicago.Appunto:i nostri diritti,checchè ne dicano gli stolti "qualunque"abituati a guardare dalle serrature della storia nascono da esempi di vita dedicati alla passione ed all'altruismo. Nascono dalla lotta. Ed è per questo che voglio augurare a noi tutt*,nella speranza che ben presto le nostre piazze tornino a popolarsi anche fuori dai concerti, un buon primo maggio di lotta...
Angelo Broccolo Coordinatore regionale Sinistra italiana
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Comunicato stampa
Il Partito Democratico ha dato una nuova dimostrazione di conoscere il valore della democrazia e di praticarne correntemente l’esercizio. Anche a Corigliano decine di attivisti-volontari hanno contribuito alla riuscita di una grande festa democratica, portando al voto oltre mille elettori. Per quanto riguarda il Circolo PD Corigliano Schiavonea, siamo decisamente soddisfatti per l’affluenza, ma anche per il risultato. Andrea Orlando, il candidato appoggiato dalla gran parte degli iscritti del circolo, è stato di gran lunga il più votato nel seggio di Schiavonea, ma anche il candidato che ha ottenuto la maggioranza assoluta nella Città di Corigliano. Infatti, il voto nei tre seggi organizzati dai volontari in città ha prodotto i seguenti risultati:
Centro Storico: voti validi 168,
Renzi 112 voti (66,60%), Emiliano 26 voti (15,50%), Orlando 30 voti (17,90%);
Scalo: voti validi 420
Renzi 197 voti (46,90%), Emiliano 121 voti (28,81%), Orlando 102 voti (24,29%);
Schiavonea: voti validi 457
Renzi 47 voti (10,28%), Emiliano 14 voto (3,06%), Orlando 396 voti (86,66%).
Complessivamente, nella città di Corigliano l’esito del voto è il seguente:
voti validi 1045, Orlando 528 voti (50,53%), Renzi 356 voti (34,06%), Emiliano 161 voti (15,41%).
Partiamo da risultati significativi e soddisfacenti che ci incoraggiano a proseguire il nostro sforzo per una politica inclusiva e attenta ai bisogni concreti dei cittadini. Abbiamo davanti a noi sfide importanti, prima fra tutte quella di riportare il Partito alla guida della città di Corigliano, dopo i disastri e le macerie che un centrodestra incompetente, inconcludente e, a tratti, colluso con la parte meno rappresentativa e oscura della Città ci lascia in eredità. Per farlo abbiamo bisogno dell’apporto del centrosinistra allargato a tutte le forze che in questi anni si sono distinte da una politica che ha illustrato nel peggiore dei modi la Città di Corigliano. Si apra dunque una fase di confronto franca e trasparente per costruire una coalizione di forze vive e rappresentative della parte migliore della nostra Corigliano, che sappiano dare alla Città il decoro civile e sociale che merita e sappiano riconsegnarle il ruolo di guida naturale dell’intera Sibaritide.
Partito Democratico
Circolo Corigliano Schiavonea
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La Redazione
Gianni Policastri, Elvira Campana, Grazia Vulcano, Maria Viteritti, Stefania Zangaro, Maria Pia Armentano, Anna Di Noia, Natale Avolio, Lella Persiani, Mario Felicetti, Serafina Salimbeni, Lia Manzo, Fabiola Madeo, Antonio De Rosis, Silvana Simone, Maria De Santis, Ermelinda Pipieri, Placido Bonifacio, Annelise Passerini, Franco Cirò. E ancora, i giovanissimi Francesco Amendola, Roberta Reale, Francesca Rizzo, Simona Sscrofani. Sono questi i nominativi degli oltre venti cittadini – donne e uomini impegnati nelle professioni e nello studio – tra i protagonisti, nelle vesti di ‘lettori’, della manifestazione “In viaggio con Giovanni Pistoia” che si terrà sabato 6 maggio, alle ore 18, presso l’Istituto Tecnico per Geometri “Falcone-Borsellino” di Corigliano Scalo. Si tratta dell’ennesimo appuntamento culturale ideato e organizzato da Giuseppe De Rosis e dal suo affiatato gruppo di amici e collaboratori, questa volta dedicato alla produzione letteraria di Giovanni Pistoia (già sindaco della città). Un elevato numero di ‘lettori’ che si spiega in ragione delle numerose pubblicazioni curate da Pistoia (raccolte di poesie e aforismi, racconti, riflessioni sul territorio di Corigliano e della Sibaritide, saggi di storia e letteratura per l’infanzia, studi e ricerche) nonché dal crescente interesse venutosi frattanto a creare attorno all’iniziativa in oggetto. Il programma del ‘viaggio letterario’ di sabato 6 maggio prevede, oltre alla declamazione di testi poetici e in prosa scritti da Giovanni Pistoia, i saluti di Alfonso Costanza, dirigente scolastico, e gli interventi di Albana Alia e Dante Maffia, mentre i lavori saranno introdotti e coordinati da Anna Milieni.
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La Redazione
La Aop (Associazione organizzazione produttori) Armonia, tra le maggiori Aop del Mezzogiorno, che ha la sede in Campania, esattamente a Battipaglia, nasce dall’unione di tre Organizzazioni di Produttori, Poma, Idea Natura e Terramore che hanno unito esperienza, professionalità e know how, per accrescere notevolmente la propria efficienza ed incisività commerciale. La superficie coltivata dalle tre Op è prossima ai 3000 ettari e divisa principalmente tra Marche, Campania, Calabria, Basilicata e Puglia. In un mercato in cui la domanda è concentrata nelle mani di pochi gruppi d’acquisto e le cui dimensioni si fanno sempre più grandi, l’aggregazione tra agricoltori è divenuta una scelta necessaria per chi vuole perseguire competitività e redditività garantendo elevati standard qualitativi. Di questa grande ed importante realtà produttiva del mondo agricolo italiano fa parte l’agronomo coriglianese, Francesco Perri, tra i maggiori esperti italiani di agrumicoltura e Citrus Scientist Specialist della Op Armonia e coordinatore del progetto di ricerca. Con Perri abbiamo parlato del recente patto stipulato tra Crea-Acm di Acireale e Op Armonia, che è rivolto al miglioramento genetico delle clementine e dei mandarino-simili con l’obiettivo di sviluppare nuove varietà. “Quello appena siglato – afferma Perri - è un accordo storico per vari motivi. Innanzitutto è il primo programma italiano di miglioramento varietale nella storia dell’agrumicoltura italiana avente per oggetto la clementina, e considerando che il consumo di easy pealer è in forte crescita in tutto il mondo e con esso la produzione, mentre in Italia negli ultimi 15 anni abbiamo fortemente ridotto le superfici coltivate con questa tipologia di agrumi, l’importanza strategica di ottenere nuove varietà Made in Italy è del tutto evidente”. Perri aggiunge che “le risorse che Armonia investirà nel progetto di ricerca, circa 300.000 euro, ci permetteranno di sfruttare al meglio non solo l’ingente patrimonio genetico, tra i più importanti al mondo, a disposizione del Crea Acm di Acireale, ma anche il bagaglio di conoscenze e di know how all’avanguardia, che la ricerca agrumicola italiana può vantare. Il patto siglato – sottolinea ancora l’agronomo- rappresenta una delle tappe più importanti della mia carriera professionale e l’epilogo naturale di un percorso scientifico iniziato proprio ad Acireale molti anni fa, quando, appena laureato, iniziai a seguire le orme del dott. Starrantino. Per l’agrumicoltura italiana è l’inizio di una nuova era, poiché i risultati di questo progetto potrebbero restituire al nostro Paese un ruolo di prim’ordine nel panorama agrumicolo internazionale. Negli ultimi 15-20 anni la nostra agrumicoltura ha conosciuto un inesorabile declino, ma nonostante questo, da un punto di vista economico-sociale, rappresenta ancora oggi un settore vitale per molti territori del meridione d’Italia. Essere uno dei protagonisti di questa sfida per certi versi epica, mi riempie di orgoglio e mi entusiasma professionalmente”.
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Incomincia a prendere forma, per il secondo anno consecutivo, il progetto "Un Monumento per Amico" ispirato al progetto avviato alcuni anni fa del compianto, Enzo Viteritti, ideatore dell’iniziativa “Chiese Aperte” e voluto fortemente dalla Dirigente Scolastica dell’Istituto comprensivo Tieri, Bombina Carmela Giudice. Nel mentre nella scorsa edizione, questo progetto, era circoscritto a sole due chiese del centro storico, San Pietro e Ognissanti, gestite dal Comprensivo “Tieri”, quest'anno, grazie al patrocinio del comune ausonico ed al sostegno dell’assessore alla cultura, Tommaso Mingrone, sono stati allargati gli orizzonti invitando tutti gli Istituti Comprensivi cittadini e l’Associazione locale Pro Loco. L’I.C.S. "Tieri", scuola pilota con responsabile Franca Canadè, si occuperà delle chiese di: San Pietro, Ognissanti, Addolorata e Cappella di Sant' Agostino (Castello); l’I.C.S. "Erodoto”, responsabile Annabella Oranges, avrà come in affidamento la chiesa di San Francesco e il “Romitorio” di San Francischielli; L’I.C.S. "Leonetti", responsabile Adele De Rosis, si interesserà della chiesa di Sant’Anna e del Calvario; L’I.C.S. "Costabile Guidi", responsabile Maria Antonietta Adduci, avrà come chiesa quella di Sant’Antonio; L’I.C.S. "Don Bosco", responsabile Ortensia Spina, opererà presso la chiesa di Santa Maria Maggiore. Ogni scuola che adotterà un Monumento organizzerà un mini concerto e le giovanissime guide, preparate dai loro insegnanti di Italiano, Storia e Arte, accompagnano tutti i visitatori all’interno della chiesa, le stesse, avranno un supporto storico da parte del prof. Enzo Cumino e dal Web Master prof. Giovanni Scorzafave del sito web “La mia Città: Corigliano Calabro”. L’appuntamento finale del Progetto “Un Monumento per Amico” vedrà migliaia di partecipanti tra Amministrazione Comunale, alunni, genitori, rappresentanze scolastiche, semplici curiosi e animatori di strada, sarà Sabato 20 maggio, dalle ore 16.00 alle ore 20.30. In conclusione, aggiunge il prof. Francesco Verardi, ideatore di questa straordinaria esperienza, vorremmo che il nostro centro storico, grazie all’intervento di tutte le forze, politiche, religiose e scolastiche, risplendesse così come è stato in passato, grazie al Progetto delle “Chiese Aperte”, ideato dal compianto dott. Enzo Viteritti.
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La Redazione
Sgomento e stupefatto. Sono i sentimenti che prova l’ex assessore al bilancio, Enzo Siinardi, nell’apprendere che il presidente della regione, Mario Oliverio, ha fissato per il prossimo 22 ottobre la data per lo svolgimento del referendum sulla fusione tra i comuni di Corigliano e Rossano. “Rurro ciò accade – afferma Siinardi - proprio mentre la Commissione d’accesso agli atti amministrativi, inviata a Corigliano dalla Prefettura di Cosenza, è nel bel mezzo dello svolgimento di una tanto delicata quanto gravosa missione: quella di accertare la sussistenza di eventuali infiltrazioni mafiose presso palazzo Garopoli, su espressa delega del Ministero dell’Interno. Personalmente, sono del tutto convinto che avere convocato il referendum consultivo proprio nel momento in cui Corigliano è politicamente più debole ed esposta, attesa la presenza della Commissione d’accesso, appunto, è assolutamente fuori da ogni logica. Del resto, prima o poi, anche quei rarissimi coriglianesi propensi alla fusione dovranno pure cominciare a domandarsi a che cosa è dovuta tutta questa irrefrenabile frenesia, esclusivamente di sola matrice rossanese, nell’accelerare il processo di fusione ad ogni costo, a fortiori atteso il gravissimo status quo in cui versa attualmente la nostra città. La Commissione d’accesso agli atti, così come prevedono le leggi dello Stato, - prosegue Siinardi - ha teoricamente a sua disposizione ancora quasi 4 mesi di tempo per decidere sull’eventuale scioglimento del Consiglio Comunale di Corigliano. In un caso o nell’altro, ciò comporterebbe per i cittadini Coriglianesi di doversi recare alle urne, nel prossimo 22 ottobre, o con una città stremata ma con un Consiglio Comunale ancora in piedi oppure, nella peggiore delle ipotesi, sotto scioglimento per infiltrazioni ed in stato di commissariamento conclamato. In entrambi i casi, non è assolutamente accettabile, a mio sommesso avviso, che la popolazione coriglianese debba essere costretta ad esprimersi su questioni di tale delicatezza e rilevanza politica potenzialmente con il Consiglio Comunale di palazzo Garopoli eventualmente sciolto per infiltrazioni o magari anche solo nelle more del “verdetto” finale. In ogni caso i cittadini coriglianesi avranno di che “ringraziare” l’Amministrazione Geraci e, in particolar modo, taluni personaggi in seno alla stessa i quali, - così termina l’ex assessore - nemmeno troppo velatamente e da tempo immemore, premono indefessamente affinché la città venga al più presto definitivamente ed irreversibilmente consegnata nelle mani di Rossano. Cui prodest? “
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La Redazione
Solo gli attori istituzionali sono deputati ad intervenire sulla questione fusione tra i comuni di Corigliano e Rossano, chi non appartiene a questo percorso istituzionale parla a titolo personale, ma nel contempo contribuisce solo a creare confusione attorno ad una questione molto importante e delicata. E’ il sindaco, Giuseppe Geraci, che attraverso un comunicato stampa interviene sull’argomento, soprattutto all’indomani del botta e risposta che si è registrato di recente tra il Comitato delle 100 associazioni ed il consigliere del M5S Francesco Sapia. “Continuiamo a non comprendere – afferma Geraci - l’ostinazione e la pretesa di quanti, sul tema della fusione tra Corigliano e Rossano, pur essendo e restando al di fuori delle istituzioni democratiche delle due città, non perdono tuttavia occasione per ergersi a censori di tutto e di tutti, rendendosi protagonisti di assurde ingerenze che, ieri come oggi, consideriamo inaccettabili e che, quindi, respingiamo senza mezzi termini. Innanzitutto sono contrariato – afferma – dall’esasperato clima di auto-referenzialità e di auto-celebrazione che continua ad apparire, purtroppo, il vero motore di tante, troppe, inutili dichiarazioni. Molto spesso – aggiunge – esse non aggiungono nulla, in concreto, ai temi, ai contenuti, alle decisioni ed ai tempi di un percorso di approfondimento tra le due istituzioni e tra le due comunità che era e che rimane doverosamente in atto, anche e soprattutto alla luce della fissazione della data del referendum popolare il prossimo 22 ottobre. Sulla fusione – va avanti il Primo Cittadino – il nostro interlocutore era e rimane l’Amministrazione Comunale di Rossano insieme alla Regione Calabria. Ed è quindi destinato a produrre soltanto confusione, quando non effetti negativi nell’opinione pubblica, ogni altro tentativo di pressione esterna, da parte di singoli o associazioni, di auto accreditarsi quali protagonisti o riferimenti assoluti ed indiscutibili dell’importante dibattito sociale e culturale che sta positivamente coinvolgendo, fortunatamente dal basso, le due comunità; dibattito che naturalmente si intensificherà fino al referendum. A quanti, infine, non godono di alcuna investitura democratica né di altri titoli per rivendicare una reale rappresentanza di interessi che possano dirsi collettivi non riconosciamo né consentiamo – prosegue il sindaco – alcun diritto di censura, né nel metodo né nel merito, rispetto alle attività ed agli eventuali pareri o qualsivoglia risultati di una commissione consiliare, quella presieduta da consigliere Francesco Sapia chiamata a valutare la complessiva fattibilità del progetto di fusione”.
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Comunicato stampa
Si è tenuta stamattina, presso la sede nazionale del CNR di Roma l’Assemblea Costitutiva della SIMOCMA, Società Italiana per lo Studio delle Malformazioni Ortopediche Congenite in Medicina Ambientale. La Società finalizza la propria attivita' a promuovere ricerche, studi, approfondimenti sull’incidenza delle patologie ortopediche alla nascita e sulla salubrità dell’ambiente circostante, inteso come cornice da tutelare così come l’integrità dell’individuo. Si pone altresì lo scopo di investigare sui possibili effetti di sostanze inquinanti sulla salute fetale e sul nascituro. Ambiente, quindi, inteso come “Primo Farmaco”La Società si dota dell’ Osservatorio Nazionale sulle Malformazioni Ortopediche Congenite in Medicina Ambientale, intitolato al prof. Maurizio Monteleone che mette in Rete reparti di Neonatologia e Dipartimenti materno-infantili diffusi su tutto l’ambito del Paese, particolar modo nelle aree S.I.N.
Per Acclamazione sono stati eletti:
Il Prof. Paolo Veronesi, Direttore della Senologia Chirugica dell’IEO di MIlano, nella qualità di PRESIDENTE ONORARIO
Il Prof. Gianpaolo Donzelli, Presidente della Fondazione Meyer di Firenze nella qualità di PRESIDENTE DEL COMITATO SCIENTIFICO
La Dott.ssa Anna La Rosa, quale RENSPONSABILE DEI RAPPORTI ISTITUZIONALI SIMOCMA
Il Dott. Luigi Promenzio, Direttore dell’Ortopedia Pediatrica IGEA di Crotone
nella Qualità di PRESIDENTE DELLA SIMOCMA.
La SIMOCMA ha deliberato inoltre di stringere un sodalizio scientifico, sulle tematiche stautarie, con ASSIMAS Associazione Italiana Medicina Ambiente e Salute.
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