Con il licenziamento della proposta di legge-provvedimento di istituzione del nuovo Comune unico (Corigliano-Rossano), cui ho avuto l’onore di partecipare nella qualità istituzionale di presidente del Consiglio comunale, si è concluso il percorso istruttorio del suo iter.
Nella giornata del prossimo 30 gennaio il relativo provvedimento sarà approvato dal Consiglio regionale, recante l’efficacia della istituzione del nuovo Ente e la contestuale estinzione dei due Comuni a decorrere dal prossimo 1 marzo 2018. Finito, quindi, il tempo delle contrapposizioni, deve avere inizio quello degli adempimenti. Tenuto conto di questo ragionevole principio, saltano agli occhi alcune prese di posizione assunte irragionevolmente da esponenti della politica regionale, tendenti a dividere ciò che i fatti impongono di unire. Non si comprende, pertanto, l’assurdo ricorrere ad improprie riunioni pubbliche da parte di taluni con più o meno sedicenti rappresentanti del popolo. La fusione è cosa seria. Proprio per questo essa non rappresenta materia da essere trattata con l’incultura giuridica ed economica e l’improvvisazione politica. Ciò anche in un momento come questo, ove corre la brutta abitudine di fare comunque qualcosa con la presunzione di acchiappare qualche consenso o, peggio ancora, di lanciare più o meno noti personaggi a candidature di sindaco della futura Città. I cittadini di quella che sarà la nuova città meritano di meglio di “donzellette che vengon dalla campagna”, con la presunzione di vendere nel mercato della politica della capitale della Jonio frutti che non posseggono ovvero, se posseduti, prodotti da altri. Gli organi istituzionali del Comune di Corigliano sapranno fare la loro parte nel rispetto delle istituzioni e delle leggi, nonché nell’interesse della collettività che li ha eletti.
Avv.Pasquale magno - Presidente del Consiglio Comunale