Martedì 23 gennaio prossimo la Prima commissione Affari istituzionali chiuderà definitivamente i lavori sull’iter amministrativo della fusione.
Subito dopo il Consiglio regionale approverà, in forma definitiva, la Legge “Graziano” ovvero aprirà le procedure tecniche per la nascita e formazione della nuova città di Corigliano-Rossano. Nessun tentennamento, quindi, nessun passo indietro, escluse anche stravaganti proposte finalizzate solo a perdere tempo. Andare subito al voto: questo l’imperativo categorico, per permettere ai cittadini di eleggere il primo Consiglio comunale ed il primo Sindaco della grande Polis della Sibaritide. Gioisce il presidente de Il Coraggio di Cambiare l’Italia, Giuseppe Graziano, promotore e firmatario della proposta di Legge 182/X sulla fusione dei comuni di Corigliano-Rossano, appresa la notizia della nuova convocazione della Prima commissione, l’ultima prima del passaggio definitivo in Consiglio regionale. Sono soddisfatto – sottolinea Graziano – per la concretezza e risolutezza con la quale il presidente della commissione Affari Istituzionali, On. Franco Sergio, ha voluto espletare e concludere il processo amministrativo sulla proposta di legge, accogliendo l’invito del nostro movimento e, di fatto, quello di migliaia di cittadini di Corigliano-Rossano a voler procedere per giungere presto ad elezioni. La nuova Polis – aggiunge il leader del CCI - come potrebbe essere meglio definita nel cuore della Magna Grecia, si farà e la sua costruzione ragionata ed entusiasmante dovrà essere affidata esclusivamente ai suoi abitanti. A chi la vive quotidianamente e la conosce per ogni sua pietra, in ogni angolo, nelle sue virtù e anche nelle sue tante criticità. La nuova Corigliano-Rossano non la costruiranno i burocrati tantomeno i colletti bianchi all’interno delle stanze del potere. Non lo permetteremo e non lo permetterò. E questa promessa – scandisce Graziano – la faccio alla mia gente, forte di quel patto che strinsi nell’ottobre del 2016, all’indomani dell’approvazione della proposta di legge sulla fusione che porta il mio nome, battendomi contro tutti i poteri forti e pagandone anche le conseguenze, pur di ottenere l’indizione di un referendum che desse la possibilità a coriglianesi e rossanesi di esprimere la loro opinione su questa idea di grande città e su questo nuovo progetto di sviluppo per il territorio. Un risultato forte che abbiamo ottenuto tutti insieme, grazie anche al supporto determinante di tante forze politiche, dei comitati e delle associazioni. Dunque, dopo l’ormai imminente approvazione del Consiglio regionale che dovrà rendere esecutiva la legge istitutiva sulla fusione, dovranno essere i laboratori civici delle due comunità cittadine a costruire e formare, con l’ausilio anche di tutte le forze sociali, politiche ed imprenditoriali, la classe dirigente della nuova città di Corigliano-Rossano. Così che presto, speriamo già nella prossima primavera – conclude Graziano –, possano tenersi le prime elezioni comunali.
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