di Cristian Fiorentino

Quinto appuntamento alle porte per la IX edizione della stagione concertistica “Città di Corigliano-Rossano” 2024. Domenica 24 novembre al castello di Corigliano, nel cuore del centro storico, è in scaletta il concerto lirico intitolato “Intimità e segreti di una donna”. 

L’esibizione musicale sarà interpretata dal soprano maestra Giovanna Taliento accompagnata al pianoforte dal maestro Massimiliano Picuno. La manifestazione è promossa e allestita dall’istituto musicale “Fryderyk Chopin” diretto dal maestro Giorgio Luzzi, in sinergia con il conservatorio “Giovanni Paisiello” di Taranto, con il sussidio dell’amministrazione comunale e con il supporto delle associazioni “Castello di Corigliano Calabro” “White Castle”, “Sinergie”, “Poesia e d’intorni”, “Vizi di Tere”, “Viva La Vida” di Sibari e di alcuni fondamentali partner commerciali. Start dell’evento alle ore 19 e ingresso gratuito per un spettacolo scomposto in tre parti, tra musica e voce che si interesseranno in un'unica esaltante narrazione caratterizzata da contese, sogni puri di giovinezza fino alle considerazioni più assennate e amare. Contesto dove emergerà la speranza di un amore attraversato dall'angoscia di un destino crudele. Saranno intonate arie che tratteggeranno lo spazio di giovani donne, visionarie e fragili, ma allo stesso tempo risolute nelle loro scelte e nei loro impulsi. Protagoniste delle stesse arie donne dalla adolescenza distinta da amori forti ma spesso drammatici. Concerto che vuole rappresentare anche un chiaro omaggio a Giacomo Puccini, proprio nell’anniversario dei 100 anni della sua scomparsa, accaduta il 29 novembre 1924. G. Puccini, in effetti, è stato un eminente compositore che ha incarnato ognuna delle sue opere con grande pathos e perspicacia. «E in questo braciere – dove ardono perenni la fiamma della creatività e la ricerca della perfezione –si legge nella nota- prendono vita le donne di Puccini, protagoniste dei suoi drammi. Egli non si risparmia affinché ognuna di esse divenga davvero motore e anima della vicenda: al di là della facile retorica della morte di quasi tutti i suoi personaggi femminili, egli le ama profondamente e affida a loro, esplicitamente o più spesso in modo occulto, il compito di guidare le fila del gioco perché ogni destino trovi il suo compimento. Le donne che Puccini ci racconta, sono simboli immortali di quei valori assoluti che sono alla base di ogni società in ogni tempo, valori che solo una donna può incarnare senza correre il rischio di poter avere un secondo fine. Nessuno ha saputo offrire alla voce femminile regalo più bello delle melodie pucciniane e delle grandi figure e personalità sceniche che troviamo nelle sue opere. Le donne, infatti, adorano la musica di Puccini, pur restando lui un uomo che, nella vita, ha fatto soffrire molte di loro. E nelle sue opere- conclude l’annotazione- le ama in maniera profonda e totale: il musicista diventa uomo, trasferisce nella melodia tutta la propria capacità di amare, riscattandosi così nella propria musica, che rappresenta il lato più puro, più nobile del suo sentimento e sempre attraverso la sua musica si fa perdonare dalle donne».

 Giovanna Taliento, Soprano Lirico di coloratura, è arrivata all’attenzione della critica musicale dopo aver vinto il primo premio assoluto in numerosi concorsi nazionali ed internazionali con l’esecuzione di ruoli specifici operistici. Contemporaneamente agli studi umanistici classici, si laurea brillantemente, con il massimo dei voti, in canto lirico giovanissima al conservatorio “Duni” di Matera sotto l’alto magistero di noti Soprani operistici, quali A. Rondinone e N. De Falco. Approfondisce la prassi esecutiva dei segreti del Belcanto Italiano con i maestri M. Chiarolla, S. Miliani Rinaldi ed A. Stragapede. Si forma nel magistero dell’Arte scenica, con il famoso Soprano T. Cifrone, conseguendo il massimo dei voti cum lauda; e del canto corale acquisendo competenze in formazioni corali di musica Sacra e profana. Il rigoroso apprendistato la porta a specializzarsi in ruoli molto diversi tra loro passando dal grande tecnicismo Mozartiano, con i personaggi di “Donna Elvira” da “Don Giovanni”, “Elettra” da “Idomeneo”, “Susanna” da “Le nozze di Figaro”, passando da Mascagni, con il ruolo di “Lodoletta” dall’omonima opera; evolvendosi con la massima espressione operistica Pucciniana nei ruoli di “Mimì” da “Boheme”, “Madama Butterfly” dalla stessa opera, “Lauretta” da “Gianni Schicchi”, “Suor Angelica”; per finire con il ruolo di “Cunegonde” da “Candide” di Bernstein e diversi altri ruoli della tradizione operistica Belliniana e Donizzettiana. Vanta la prestigiosa collaborazione con il maestro pianista e direttore d’orchestra M. Picuno in attività concertistica in Italia e presto all’estero in piena autonomia.

Massimiliano Picuno, è docente presso il conservatorio “Giovanni Paisiello" di Taranto dal 1998. Direttore d'orchestra, di coro, compositore, korripetitor, camerista, concertatore, pianista accompagnatore, si è diplomato giovanissimo in pianoforte con il massimo dei voti, la lode e la menzione d'onore presso il conservatorio "N. Piccinni" di Bari sotto la guida del maestro L. Ceci, dopo essersi innamorato del pianoforte, grazie alle cure amorevoli della M. G. Piscitelli. Vincitore di una borsa di studio al concorso Pansovietico di Sulmona in Italia si è perfezionato con il maestro V. Merzhanov, a Tambov, in Russia. Dopo gli studi umanistici consegue brillantemente l’abilitazione per titoli esami, nella Didattica Musicale. Mediante la ricerca e la semantica storica approfondisce l'"Historically Informed Performance Practice" unita alla didattica orientata. In Italia studia con il maestro M. Marvulli, con il maestro S. Fiorentino per il solismo e musica da camera con il maestro P. Masi presso l'“Accademia di Imola". Con il maestro argentino A. Delle Vigne cura tutto il repertorio chopiniano al “Musici Artis" di Duino a Trieste. Nel 1992 risulta vincitore della coppa “Pianisti d'Italia" in duo con il gemello M° Giampiero Picuno. Vincitore da solista di numerosi concorsi internazionali tra cui Bela Bartok, Stravinski, Valeria Martina, Carlo Mosso di Alessandria, risulta finalista all’Internazionale di Stresa. Approfondisce la pratica della collaborazione pianistica con i maestri G. Goffredo e E. Ferrari e la composizione con il maestro F. Nazzaro e il maestro G. Di Chiara per la direzione d’orchestra. Ha collaborato nel panorama operistico con artisti di chiara fama internazionale, ricoprendo anche il ruolo di collaboratore al pianoforte con il maestro L. Magera. Svolge attualmente attività concertistica sia in Italia che all'estero raccogliendo l'entusiasmo e il consenso della critica e del pubblico sia nel solismo che nell'accompagnamento operistico.

Crediti