di Cristian Fiorentino
A venti giorni di distanza dai solenni festeggiamenti già onorati e trascorsi in onore di “Santa Maria ad Nives”, la comunità parrocchiale di Schiavonea è già proiettata ad un nuovo partecipato momento di devozione “Mariana”.
Il parroco Don Francesco Ansalone e il consiglio pastorale, infatti, hanno annunciato, predisposto e già avviato la “Memoria dell’Apparizione di Maria SS. della Schiavonea”. Triduo di preparazione iniziato martedì 20 che si protrarrà sino al 23 agosto e che vede, da programma, Santo Rosario, Santa Messa e preghiera alla Madonna al mattino alle ore 7. Alle sera dalle 18, nei tre giorni propedeutici, S. Rosario e Triduo alla Madonna saranno predicati dal Primo Superiore Provinciale dei Redentoristi dell’Europa del Sud Padre Gennaro Sorrentino.
La Santa Messa, invece, di venerdì 23 agosto sarà officiata da Monsignor Alfonso Amarante, rettore magnifico della Pontificia facoltà Teologica Lateranense. A corredo della liturgia, prevista anche la processione a piedi del simulacro della “Madonna SS. della Schiavonea” sino all’ingresso di via Salerno, scortata e armonizzata dalla banda musicale coriglianese “Antonio De Bartolo”, da dove poi il corteo proseguirà in maniera motorizzata verso il porto. Qui vi sarà il tradizionale imbarco che terminerà alla “Madonnina” per poi in corteo rientrare in chiesa con a corredo i fuochi pirotecnici. Possibili a seguire, nel piazzale della parrocchia, momenti conviviali. Attesa l’usuale partecipazione di fedeli e turisti presenti per l’occasione, per un nuovo momento di preghiera e invocazioni ai piedi della “Vergine Maria”.
La seconda parte di questa storica celebrazione, invece, sarà vissuta e si rinnoverà il prossimo 13 ottobre. Come è stato esposto su questo sito già lo scorso anno (link: https://www.ilcoriglianese.it/index.php/cultura/appuntamenti/7837-i-riti-e-la-storia-nel-375-anno-della-traslazione-del-quadro-miracoloso-di-maria-ss-della-schiavonea ) anche in questa circostanza è doveroso ripercorrere, tutta l’affascinante storia e conoscere i dettagli caratteristici del dipinto miracoloso e delle “Grandi Grazie della Madonna Nera della Schiavonea”. In realtà, bisogna riavvolgere il nastro sino al 23 agosto 1648. In questa data, infatti, Maria Santissima apparve prodigiosamente alla sentinella di torretta Antonio Ruffo, adiacente alla chiesa di S.Leonardo e Torre del Cupo, seduta su un trono in mare e con le braccia protese.
La Vergine rasserenò l’uomo manifestandosi come Madonna della Schiavonea e chiese di ritrarre la Sua immagine affinché potesse essere adorata nella stessa chiesa di San Leonardo. Madonna che si manifestò per ben altre due volte esortando i fedeli a credere alla verità delle visioni e di attivarsi celermente per la realizzazione dell’effige. L’opera venne assegnata al pittore coriglianese Scamardella che delineò, nella chiesetta di S.Andrea, il dipinto della Vergine manifestatasi a Schiavonea. La guardia torriera Antonio Ruffo sovrintese i lavori, suggerendo tutti i dettagli e la posa della Madonna apparsagli: l’aspetto, il vestito, i colori, i contorni e tanti altri particolari. In modo incomprensibile e repentino si materializzò il viso della Madonna Nera, terminato con uno stile davvero eccelso e al contempo la campana della chiesa rintoccò prodigiosamente. Accorrendo in massa per contemplare il volto divino della Vergine il popolo gridò al miracolo. Si narra, inoltre, che a seguito di questo avvenimento meraviglioso, il pittore Scamardella non proseguì la tela lasciandola così come si era miracolosamente cristallizzata. Esaltati dalla Sacra effige, grande fervore e devozione ne scaturì tra i coriglianesi. La Madonna iniziò ad elargire grandi Grazie e, come già specificato, il quadro fu custodito dapprima nella chiesa di San Pietro, nel centro storico di Corigliano, e poi traslocato nella chiesa di San Leonardo, nella zona del Cupo a Schiavonea. A tal proposito la fonte storica specifica: “Le autorità religiose ormai non potevano ignorare i fatti. Fu autorizzata la traslazione del quadro nella chiesa di S. Pietro, vicino al castello, il 20 settembre, e poi la solenne processione del 13 ottobre 1648 il quadro miracoloso fu trasportato alla chiesa di S. Leonardo tra una moltitudine di fedeli accorsi anche dai paesi vicini dove si era sparsa la voce dei fatti prodigiosi avvenuti a Corigliano " (D. Giacomo Foresta, dichiara di aver partecipato a tale processione. Proc. cit, fol47t). Successivamente iniziarono i lavori per l’edificazione del santuario dedicato alla “Madonna della Schiavonea” detta anche “Madonna della Guida”. Borgo marinaro che ammise anche la denominazione di “Marina della Schiavonea”. Nel 2015, dopo ben tredici mesi di certosino lavoro, eseguito a Cosenza, è avvenuto l’ultimo restyling della tela originale a cura del restauratore Gian Mario Faita e sotto la diligente sorveglianza della Soprintendenza. Quest’anno, invece, il prossimo 13 ottobre ricadrà il 376° anniversario della traslazione del quadro miracoloso della “Madonna della Schiavonea”.