di Cristian Fiorentino

«Anche noi siamo chiamati a salire sul monte, a contemplare la bellezza del Risorto che accende barlumi di luce in ogni frammento della nostra vita e ci aiuta a interpretare la storia a partire dalla vittoria Pasquale.

Salire sul monte non è dimenticare la realtà; pregare non è mai evadere dalle fatiche della vita; la luce della Fede non serve per una bella emozione spirituale. Siamo chiamati a fare esperienza dell’incontro con Cristo perché, illuminati della sia luce, possiamo portarla e farla risplendere ovunque. Accendere piccole luci nei cuori delle persone; essere piccole lampade di Vangelo che portano un po' d’amore e di speranza: questa è la missione del cristiano. La festa di San Francesco di Paola al Monte vuole attualizzare questo messaggio, trasformando il dialogo fraterno con tutte le creature nell’invito alla lode del Creatore». Con questo particolare e incoraggiante messaggio sacro è stato illustrato e diramato dalla comunità del santuario dell’ordine dei Minimi di Corigliano il programma dei solenni festeggiamenti di “San Francesco di Paola al Monte”.

Celebrazioni predisposte dal 21 al 25 agosto prossimi e per una attesa solennità che si rinnoverà anche per l’estate 2024. Onori al Santo Patrono che toccheranno le contrade Baraccone e Piana Caruso grazie alla programmazione regolata dall’ordine dei Minimi del santuario di Corigliano e dal consiglio pastorale parrocchiale, in collaborazione con l’arcidiocesi di “Rossano-Cariati” e il patrocinio del comune e sotto l’egida del logo del “Giubileo 2025- Pellegrini di Speranza”. Festa di “San Francesco di Paola al Monte”, concepita e stabilita nel 2005 da Padre Giovanni Cozzolino, attuale Superiore e parroco del convento coriglianese, così come nel precedente incarico-missione a Corigliano. Il programma prevede mercoledì 21 agosto la partenza motorizzata, alle 17,30 della statua del Santo Patrono dal santuario dal centro storico per raggiungere contrada Baraccone. Presso la chiesa della comunità montana, alle 18:30, sarà recitato il Santo Rosario e alle 19 celebrata la Santa Messa Solenne da Padre G. Cozzolino. Alle 21, per il programma civile, degustazioni gastronomiche con lo spettacolo musicale della tribute band “100% Pooh”. Giovedì 22 agosto, alle 17:30, ripartenza dal Baraccone per far tappa, presso Largo Giusto Pago dove i fedeli radunati in corteo accoglieranno e scorteranno la statua di San Francesco sino alla chiesa di Piana Caruso. Alle 18:30 Santo Rosario e alle 19, in programma la Santa Messa solenne presieduta da Padre G. Cozzolino. In serata, dalle 21 alle 24, canti e preghiere dal titolo “Una serata con San Francesco” che si rinnoverà anche la sera successiva. Venerdì 23 agosto alle 19 Santa Messa Solenne officiata da Padre Leonardo Paonessa. Sabato 24 agosto, ore 18:30 S. Rosario e alle 19 Celebrazione Eucaristica diretta da Padre Antonio Casciaro. Domenica 25 agosto, alle 9:30 Santa Messa Solenne presieduta da Padre L. Paonessa. Alle 18 Santo Rosario e alle 18:30 solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da Don Pietro Groccia e animata dalla “Corale” del santuario e dai gruppi parrocchiani. A corredo, alle 19:30, processione della Sacra Effige di San Francesco, scortata dalla banda “Ass. Città di Corigliano-Rossano”, e benedizione da zona Belvedere sulle campagne e la città. Al rientro in chiesa previsto l’omaggio al Santo. Per i festeggiamenti civili, invece, sabato 24 agosto, alle 21, in scena la commedia teatrale in vernacolo coriglianese dal titolo “In tempi i crisi america ni sarba”. Domenica 25 agosto, sempre alle 21, concerto musicale dei “Santo California” che riproporranno tanti successi degli anni ’60-’70 del proprio repertorio. Non mancheranno stand con prodotti di artigianato e degustazioni gastronomiche. Manifestazione religiosa e civile in tempo d’estate, in onore al Santo Patrono, sempre molto gradita da cittadini residenti in montagna e villeggianti. San Francesco di Paola, venerato dal Messico all’India, per i coriglianesi, infatti, rappresenta ininterrottamente una testimonianza di forte ispirazione. Il sentimento tra il “Santo della Carità” e i fedeli coriglianesi non si è mai scalfito nel tempo e resta ancorato alle tradizioni ma soprattutto alla speranza e alla Carità tanto predicata. Le stesse aspettative che il Santo di Calabria ha insegnato in vita, lasciando traccia nei suoi scritti ed esprimendo doti cristiane semplici ma esplicite. La bellezza di S. Francesco di P. è che il suo evangelizzare è sempre attuale e anche oggi si rivolge ad una società sperduta ma che può tornare ad impossessarsi di quella qualità e di quella umanità, attingendo alla riflessione e alla sapienza.

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