Fonte: Comunicato stampa

La cosiddetta transizione energetica rischia paradossalmente di provocare danni ambientali irreparabili, specie in territori già molto fragili e “provati” come quello calabrese.

La nostra regione è oramai costellata di pale di acciaio e ancora sono tantissimi i progetti di impianti eolici presentati alle autorità competenti (Ministero o Regione) per ottenere il via libera alla realizzazione. Per fare il punto della situazione su energia eolica, ambiente e salute, venerdì 17 maggio presso il Museo del Presente di Rende, alle ore 17:30, il Coordinamento Regionale Controvento Calabria ha organizzato un incontro pubblico, anche per comprendere meglio come gli impianti che stanno nascendo come funghi in Calabria impattino sul territorio. Ospiti dell’iniziativa saranno Ferdinando Laghi  (vicepresidente ISDE - Italia Medici per l'Ambiente) e l’architetto Tiziana Bifano, già membro del tavolo tecnico del Coordinamento che sta conducendo delle rilevanti ricerche sull’argomento. Dopo l’intervento dei relatori, è previsto un dibattito aperto con domande e risposte, proprio per avere un quadro il più chiaro possibile di come l’approccio alle energie rinnovabili, in Calabria, debba ora proseguire con maggiore attenzione e raziocinio, rispettando il territorio e il paesaggio e scongiurando ulteriore consumo di suolo. La pioggia di impianti eolici in Calabria in attesa di autorizzazione rischia seriamente di compromettere per sempre il nostro territorio. Perciò il  Coordinamento Regionale Controvento – non aprioristicamente contrario alle energie rinnovabili – sta portando avanti numerose iniziative di sensibilizzazione e informazione sull’argomento, fra le quali una raccolta firme da indirizzare al presidente della Regione Occhiuto e al Consiglio Regionale per chiedere il ripristino di una normativa di applicazione coerente con il Piano paesaggistico che la Calabria si era data, per tutelare finalmente la nostra Terra e il nostro paesaggio. Appuntamento quindi venerdì 17 maggio alle ore 17:30 presso la Sala Tokyo del Museo del Presente di Rende. La cittadinanza è invitata a partecipare.

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