di Cristian Fiorentino

Comunità coriglianese in fase di meditazione e preparazione per l’imminente festività della Madonna del Carmine. Tra tradizione e devozione, i fedeli si stanno accostando ad una delle cerimonie più sentite e in onore della Vergine Maria.

L’articolato manifesto sacro è iniziato lo scorso 7 luglio con il “Novenario”, in programma tutte le mattine dalle 7:45 presso la parrocchia di “Sant’Antonio”, e concepito da Santo Rosario, preghiera Carmelitana, Santa Messa e meditazione. Pianificazione che, la vigilia del 15 luglio, propone alle 21:30 la consueta e attesa processione della statua della Madonna del Carmine, attraversando il quartiere “Pignatari”, per poi giungere presso il ponte Margherita. Dopo l’accoglienza e la benedizione dei giardini e la preghiera di intercessione per le attività agricole, alle 22:30 prevista la Santa Messa presso lo spiazzale dell’antica chiesa coriglianese del Carmine. Alle 23:20 “Serenata alla Madonna” intonata dai “Fratelli Almaviva” e a seguire i fuochi pirotecnici. A mezzanotte, fiaccolata dei devoti di ritorno nella chiesa di “Sant’Antonio” e supplica alla Madonna. Dalle 00:30 inizierà l’adorazione Eucaristica continua e animata. Alle 6 del mattino, del 16 luglio, la prima Celebrazione Eucaristica sarà, come sempre, la più partecipata con tanti pellegrini che a piedi, dallo scalo e da Schiavonea, raggiungeranno la parrocchia del centro storico coriglianese in segno di devozione. Se si vuole scorgere un parallelismo si potrebbe dire, come si legge nel vecchio testamento, che come il profeta Elia raccolse una comunità di uomini proprio sul monte Carmelo, in nome della autenticità della fede in Dio, vincendo una battaglia contro i sacerdoti del dio Baal, così i coriglianesi salgono a piedi al paese di Corigliano in segno di venerazione, ringraziamento e atto di affidamento alla Madonna del Carmine.  Monte Carmelo, catena montuosa nella regione dello Stato di Israele, dove la memoria asserisce che la Sacra Famiglia si fermò ritornando dall’Egitto.

Nel messaggio e avviso sacro proposto da Don Gaetano Federico, sacerdote reggente della comunità parrocchiale di Sant’Antonio, si scorgono alcuni passaggi fondamentali di riflessione: «Papa Francesco ha detto che “la devozione a Maria non è galateo spirituale, è un'esigenza della vita cristiana”. Il Pontefice ribadisce che Maria è, anzitutto, “la Mamma di tutti” e come tale si comporta: ascolta i suoi figli, decide agisce, insegna la libertà, aiuta a crescere. Per  ogni cristiano che si definisce tale non può mancare l'amore per Maria che diventa tenerezza, intimità, amore per la Mamma del cielo. La comunità coriglianese, grazie all'insediamento dei padri carmelitani (XIII sec.), ha avuto una particolare venerazione per la Madonna del Carmelo. Non a caso i cittadini del tempo la proclamarono prima Patrona della città. La devozione che continua nel tempo, soprattutto per la celeste protezione sulle terre coltivate, sugli agrumi, insegna a tutti noi come la Madre non abbandona mai i suoi figli nel bisogno. Quest'anno durante la novena vogliamo dare particolare risalto a questo rapporto; ci soffermeremo su Maria, celeste protettrice dei naviganti, affinché solleciti i cuori di tutti allo spirito della prima accoglienza verso chi fugge dalla propria terra a causa di guerre, carestie e altri disordini morali. E affideremo l’Ucraina all’intercessione della B.V. Maria; siamo tutti interpellati nella ricerca della pace, dono supremo per l'umanità. Propongo anche una preghiera per affidare i nostri cuori alla “Decor Carmeli”: “O Vergine Maria, Madre e Regina del Carmelo, ti benediciamo e ti ringraziamo, perché ci hai manifestato il tuo amore e ci hai rivestito del tuo santo abito in segno della tua protezione. Potremmo forse non onorarti come ogni anno, non venendo in processione verso la tua antica dimora? Il nostro desiderio è “abitare” la tua antica casa alle pendici dell’amata Corigliano, senza permettere che qualcuno ce lo impedisca. Assistici nel cammino della vita, conservaci fedeli nel tuo servizio, donaci ogni grazia che ci aiuti a vivere la nostra vocazione cristiana secondo il nostro particolare stato di vita. Soprattutto, Vergine Maria, ottienici dal Padre celeste di crescere nella carità divina per raggiungere un giorno la vita eterna. Amen». Il sacerdote Carmelitano San Simone Stock diffuse il culto della Madonna del Carmelo e compose in Suo onore l’inno soave “Flos Carmeli” e la Madonna promise che quanti avessero indossato lo scapolare sarebbero stati affrancati dalle pene del purgatorio. affermando: “Questo è il privilegio per te e per i tuoi: chiunque morirà rivestendolo, sarà salvo”. La festività sacra della Madonna del Carmelo fu costituita proprio per onorare l’apparizione del 16 luglio 1251 a San Simone Stock, ai quei tempi priore generale dell’ ”Ordine Carmelitano”, durante la quale la Madonna gli consegnò uno scapolare in tessuto (scapula o spalla), rivelandogli rilevanti benefici ai devoti e alle anime. A Corigliano, la Madonna del Carmine ha avuto una particolare venerazione dal XIII secolo ossia dall'arrivo in paese dei padri Carmelitani.  Unico neo la chiesa intitolata alla Madonna del Carmine, nei pressi del ponte Margherita, chiusa alla venerazione da ormai trent’anni per interminabili lavori e beghe burocratiche. L’auspicio è che questo ragguardevole santuario e complesso conventuale, patrimonio di devoti e della cittadinanza, torni fruibile alla comunità religiosa più che per le promesse di alcuni per l’intercessione della Mamma Celeste.    

Crediti