di Massimo Nocito

SAN NICOLA ARCELLA - Si chiude col botto la prima edizione di “Crawford in Riviera dei cedri”, con oltre 400 giovani provenienti da Calabria, Campania, Puglia e Sicilia che hanno pacificamente invaso il centro storico di San Nicola Arcella per partecipare al ricco cartellone dell’evento di chiusura del primo Festival dedicato al Folk Horror in Calabria.

L’innovativo format di una manifestazione che, visto il successo riscontrato sarà certamente replicata il prossimo anno dai suoi ideatori, Michele Capalbo e Angelo Napolitano, della cooperativa Thyrrenians.

Il Festival ha inteso valorizzare in maniera creativa il patrimonio culturale, materiale e immateriale, legato al famoso scrittore di fine ottocento Marion F. Crawford. Autore che amava trascorrere lunghi periodi dell’anno nella torre normanna di San Nicola Arcella, oggi a lui intitolata. Qui scrisse diversi dei suoi racconti, tra cui “Perché il sangue e vita”, tipico del Folk Horror.

Genere che dopo alcuni decenni di silenzio sta tornando in auge soprattutto tra i giovani. Si ricomincia infatti a raccontare le paure radicate nelle antiche tradizioni popolari ed in Riviera dei Cedri lo si è fatto recuperando storie e personaggi, allestendo una splendida mostra dalla giovane fumettista Granita, portando studenti di diverse regioni a percorrere il bellissimo sentiero di Crawford e promuovendo il concorso letterario nazionale legato ai generi  folk horror e fantasy riservato agli studenti degli istituti comprensivi.

Nell’evento di chiusura del Festival, rievocatori e cosplayers hanno dato vita alle parole di autori quali: Crawford, King, Lewis, Lovecraft, Poe, Stoker, Tolkien e Tryon.

Qui ha fatto la sua comparsa anche il metaverso con i laboratori di realtà aumentata che hanno dato vita alla vampira Cristina di Crawford, ma anche altri personaggi del Folk Horror cari a Lovercraft, Poe e Tolkien. Ed ancora la caccia al tesolo digitale che ha visto tra i vicoli del centro storico, tanti giovani cacciatori di immagini con i loro smartphone.

Molto gettonata dai presenti anche l’escape room dedicata al racconto: “Perché il sangue e vita” di Crawford, protagonista indiscusso di questa prima edizione e delle prossime del Festival del Folk Horror,  patrocinato dall’amministrazione comunale di San Nicola Arcella, e cofinanziata dalla Regione Calabria con Fondi per lo Sviluppo e la Coesione.

Crediti