Questo è il programma dei festeggiamenti religiosi in onore della Madonna della Schiavonea. Domani 23 agosto ricorre il 374^ Anniversario delle apparizioni Mariane.

23 agosto: Apparizione di Maria Santissima della Schiavonea.

Ore 7,30: Celebrazione Eucaristica

Ore 18,00: Santo Rosario

Ore 18,30: Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Luigi Renzo, vescovo emerito di Mileto - Nicotera - Tropea

Ore19,30: Processione e imbarco della Madonna. Processione di rientro previsto per le ore 21,00

Ore 21.30: Festa parrocchiale

Qui di seguito vi proponiamo la storia delle apparizioni della Madonna Nera.

Fonte: www.mariadinazareth.it 

 Ricerca effettuata dalla classe II C della Scuola Media Statale "Leonetti Senior" sistemazione dei lavori e revisione tecnica: Prof.ssa F. Romio- assistenza letteraria: Prof. G. Longo

Sorta nel XII secolo come borgo di pescatori e porto ("Marina del Cupo"), per il commercio dei prodotti agricoli. Nel 1601 vi fu eretta la "Torre del Cupo" a protezione dell'approdo e vi esisteva un magazzino ("Taverna") di proprietà prima dei Sanseverino e poi dei Saluzzo. Nel 1615 gli abitanti eressero la piccola chiesa di San Leonardo. Nel 1648 in seguito ad un'apparizione miracolosa iniziò l'erezione del santuario della Madonna della Schiavonea o "Madonna della Guida". Il borgo assunse presto il nuovo nome di "Marina della Schiavonea". Nel 1850 Luigi Compagna vi fece erigere su progetto dell'ingegner Bartoletti, il "Quadrato", utilizzato per fiere e manifestazione. Nella seconda metà del XIX secolo si costruirono le case in muratura. Dopo i lavori per il porto di Corigliano, iniziati nel 1968 si ebbe un intensa crescita edilizia negli anni Settanta. Patrono della frazione è la Madonna della Neve, che si celebra il 5 agosto. I lavori per la costruzione del Santuario da dedicare alla Madonna di Schiavonea iniziarono il 16 marzo 1649 nei pressi della Torre del Cupo. La Madonna Nera era apparsa miracolosamente ad una guardia torriera, un certo Antonio Ruffo detto Antonaccio, che fece dipingere un quadro della Madonna. Fu autorizzata la traslazione del quadro della chiesa di S.Pietro, vicino il Castello, il 20 settembre 1648, e poi la solenne processione con la quale, il 13 ottobre 1648, il quadro miracoloso fu trasportato alla Chiesa di S.Leonardo tra una moltitudine di fedeli accorsi anche dai paesi vicini, dove si era sparsa la voce dei fatti prodigiosi avvenuti in Corigliano. Con l'andar del tempo e col diffondersi della devozione alla Madonna di Schiavonea, la marina di Corigliano, già chiamata Il Cupo, prese il nome di Schiavonea. I pescatori che vivevano nella zona costiera detta Cupo (l'attuale Schiavonea), erano in continuo pericolo per la paura di essere catturati dai Mussulmani, così costruirono una chiesetta dedicata a San Leonardo, protettore degli schiavi, per celebrare le messe nei giorni festivi. I preti che celebrarono nella chiesetta furono tanti, però nel 1647 si sospesero le celebrazioni della messa festiva perché fu rubato il calice comprato con l'elemosina dei fedeli. Nel 1649, al posto della chiesetta di San Leonardo, verrà costruita la Chiesa dedicata alla Madonna di Schiavonea. Come citato sopra, quindi, tra il personale della Torre del Cupo vi era un'umile sentinella a cavallo di nome Antonio Ruffo, che assolveva il suo compito cavalcando lungo la spiaggia e osservando il mare alla ricerca di eventuali pericoli. Nella notte del 23 agosto 1648, mentre osservava il mare nelle vicinanze della Chiesa di S.Leonardo e della Torre del Cupo, gli apparve la Vergine Santissima. La Vergine, apparsa seduta su di un seggio sul mare, con le braccia distese, tranquillizzò l'attonito cavaliere e dichiarò di essere la Madonna della Schiavonea. Gli chiese poi di far dipingere una Sua effigie da venerare nella vicina chiesetta di San Leonardo, in riva al mare. Maria Santissima ripeté per altre due volte la sua apparizione, prima che si credesse alla realtà delle visioni e che si provvedesse a quanto da Lei richiesto. Fu dato incarico ad un pittore di Corigliano, un certo Scamardella, di dipingere un ritratto della Vergine apparsa. Il pittore iniziò il suo lavoro nella chiesetta di S.Andrea, sotto la direzione dello stesso Antonio Ruffo il quale gli indicava i particolari della posizione della Madonna, della foggia e dei colori dell'abito. Inspiegabilmente, e secondo qualcuno anche improvvisamente, si trovò il viso della Vergine completato con arte veramente sublime: era il volto di una Madonna Nera. Contemporaneamente, la campana della chiesetta si mise a suonare da sola richiamando i fedeli ad ammirare il volto miracoloso della Vergine. Dopo questo fatto straordinario il pittore Scamardella non ebbe più il coraggio di rifinire il resto del quadro. L'entusiasmo dei coriglianesi fu grande e la loro devozione crebbe di più a causa delle Grazie che la Madonna spandeva. Per diversi anni il quadro fu custodito nella chiesa di San Pietro in Corigliano, ma nel 1648 il quadro fu trasferito nella chiesetta di San Leonardo, nella zona del Cupo, che oggi è Schiavonea. La Madonna nera di Schiavonea, raffigurata nel quadro dell'altare principale, può essere collegata alle altre immagini di Madonne nere venerate nel mondo. Esse hanno spesso un'origine misteriosa e miracolosa; parecchie immagini sacre hanno in comune molte cose e spesso hanno delle somiglianze: colore, lineamenti del volto, ecc... Uno studio più approfondito potrebbe dimostrare che molte immagini sacre, hanno pure un'origine comune. Col passare del tempo la marina di Corigliano prese il nome di Schiavonea. Nel 1949 c'erano duemila persone che vivevano a Schiavonea: l'assistenza spirituale, fino ad allora, l'aveva data un semplice Cappellano-Rettore del santuario, ma non bastava più. Nacque così La nuova parrocchia dedicata a S.Maria ad Nives: aveva il decreto del Presidente della Repubblica per il riconoscimento civile che porta la data del 9 Dicembre 1950. Il primo parroco fu don Carlo Terzi; purtroppo egli dovette presto lasciare tale attività per le sue condizioni di salute. Intanto, però, aveva riaperto l'asilo infantile che era stato chiuso durante la guerra e chiamò a Schiavonea le Suore discepole di Gesù Eucaristico di Tricarico. In seguito, arrivarono i Padri Missionari Ardorini e sorse la stazione missionaria ardorina di Schiavonea. A Schiavonea abitavano, allora, 300 famiglie di cui 250 vivevano della pesca.

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