Del ‘‘Codex Purpureus Rossanensis’’: fondamento della Civiltà Cristiana, patrimonio Unesco dell'umanità si parlerà a Pisa il prossimo 15 settembre.
Il Centro Studi Ausonia, associazione di volontariato che si occupa da anni di tutelare, promuovere e valorizzare i beni culturali, ha deciso, in collaborazione con le Arcidiocesi di Pisa e di Rossano – Cariati ed il Museo Diocesano e del Codex di Rossano (CS), di organizzare un incontro dove promuovere la conoscenza del “Codex Purpureus Rossanensis”.
Per chi non lo conoscesse il “Codex Purpureus Rossanensis” è un manoscritto onciale greco del VI secolo, conservato nel Museo Diocesano e del Codex di Rossano e contenente un evangeliario con testi di Matteo e Marco. Nell'ottobre del 2015 è stato riconosciuto quale Patrimonio dell'umanità. Con il patrocinio del Comune di Pisa e con ingresso gratuito, l’incontro si terrà il prossimo 15 settembre alle ore 17,30 presso ex salone degli affreschi del Camposanto Monumentale Piazza del Duomo di Pisa.
Saranno presenti, oltre le autorità ed istituzioni locali per i saluti, la dott.ssa Francesca Barsotti - Responsabile Beni Culturali Arcidiocesi di Pisa, Mons. Giuseppe Satriano Arcivescovo di Rossano - Cariati, la dott.ssa Cecilia Perri – Vicedirettore del Museo Diocesano e del Codex di Rossano ed il prof. Francesco Filareto - Storico Bizantinista, saggista. Coordinerà l’incontro Rocco Sergi Past - President del Centro Studi Ausonia. Durante l’incontro i relatori cercheranno di far comprendere al meglio la storia, il valore e la bellezza di questo prezioso manoscritto.
Grazie alla disponibilità del Museo Diocesano e del Codex di Rossano ed alla collaborazione dell’Opera della Primaziale Pisana sarà esposta al pubblico, presso la sala dell’incontro, la copia identica del “Codex Purpureus Rossanensis”, dalle ore 17,30 del 15 settembre prossimo sino alle ore 17,30 del giorno successivo.
Per eventuali informazioni chiamare il numero mobile 351.9357210 oppure visitare il sito: www.centrostudiausonia.it
Comunicato Stampa - Pisa, 2 settembre 2018.